Il Milan torna a respirare, batte il Parma, si lascia alle spalle un gennaio disastroso e si appresta a iniziare la nuova settimana che debutterà con l’ultimo giorno di mercato e terminerà sabato sera con la trasferta allo Stadium contro la Juventus. Prima vittoria in campionato nel 2015, tre punti fondamentali per il gruppo e probabilmente vitali per Inzaghi.
Contro i gialloblu di Donadoni, nonostante la situazione del Parma davvero drammatica sotto tutti gli aspetti, non era per niente facile e scontata visto il momento dei rossoneri e vista la rosa decimata da infortuni e squalifiche. Il mercato in questo senso è stato fondamentale,con Bocchetti e Destro subito titolari (il terzino ha sofferto fisicamente l’assenza dal campo, l’ex Roma si è mosso bene ma salterà la Juve per squalifica) e con Zaccardo, alla prima stagionale, bagnata con una prestazione diligente e da un gol nel finale. Nel primo tempo si è visto il solito Milan, quello che va a ritmi più che lenti, quello che va in vantaggio e poi esce dal campo lasciando la manovra agli avversari. Il Parma così ha potuto trovare il gol del pari con l’ex Nocerino, su palla inattiva (che novità!), e ha rischiato, sempre con il Noce di passare in vantaggio, se non ci fosse stato l’ennesimo, splendido e indiscutibile, Diego Lopez. E se dietro l’ex Real mantiene il risultato, davanti il Milan ha un giocatore che più di tutti, quest’anno fa la differenza. Parliamo ovviamente di Jeremy Menez, arrivato a 12 gol stagionali, gli stessi del fenomeno Higuain e a meno uno dal fuoriclasse Tevez, e autore anche ieri di una partita maiuscola, coronata da una doppietta e un assist. Chissà se gli ultras che hanno contestato i parametri zero hanno esultato ai gol del numero 7…
E pazienza se a volte si estranea dal gioco, se passeggia e se a volte abusa del suo dribbling, questo è un giocatore totale, che usa indifferentemente il destro e il sinistro e che ti fa vincere le partite. Commovente anche l’inseguimento fino alla linea di fondo in copertura, salutato con grandi applausi dai pochi tifosi presenti. Da inizio anno si è capito che questa squadra ha un assoluto bisogno del francese, se gira lui il Milan vince, se l’ex Roma incappa in una delle sue giornate no allora son dolori.
Il lavoro da fare è ancora tanto, anche perché la prossima partita è contro la prima della classe, nel suo stadio. Un up and down rischiosissimo, dal Parma fanalino, alla Juve capolista. Il salto si sentirà, le differenze saranno enormi e le difficoltà si moltiplicheranno, giocando così ci saranno ben poche possibilità di fare punti ma la palla è rotonda, partire battuti non deve esistere. Con le grandi in questa stagione sono arrivate ottime prestazioni e loro in casa non hanno ancora perso….