Daniele Mariani è giornalista pubblicista. Nello staff di SpazioMilan.it fin dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, e vicedirettore dal 2012. Collabora con Mi-Tomorrow e il Giornale di Vimercate. E’ ospite di TopCalcio24 e Milan Channel. Conduce “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel palinsesto pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT).
Nemmeno su Twitter questo Milan riesce a battere la Juve. Ma Adriano Galliani può comunque godersi una vittoria personale, minuscola nella sostanza ma sufficiente per defilare il più possibile il netto ko di sabato scorso, riuscendo a contestare una decisione corretta. Non serve né perdersi nelle normative vigenti nel nostro calcio sulle produzioni audiovisive né tornare a scuola a ripassare geometria per ammettere onestamente la verità oggettiva: il gol di Tevez è valido.
E se il dubbio rimane, nel dubbio si deve lasciar correre l’azione: lo ha ricordato proprio la società di via Aldo Rossi sul proprio sito ufficiale nel lontano settembre 2010 (dopo lo 0-2 subito a Cesena da Allegri, Ibra e compagni), appoggiandosi giustamente a un documento FIFA in pieno vigore. La corsa al “mi piace” (per rimanere social) del milanista di parte non varrà mai il prezzo dell’onestà intellettuale e della libertà di pensiero. Senza colori. Perché non si può difendere l’indifendibile. Rimane un episodio non grave e irrilevante rispetto al facile successo della squadra bianconera, in versione ridotta ma lo stesso padrona. Il Diavolo ha percorso più passi del solito, qualcuno in avanti dopo il terribile mese di gennaio, non a sufficienza però per spiegare il ritornello di Filippo Inzaghi a fine gara, quasi sollevato per un passivo finale più volte a rischio peggioramento. Non è accettabile presentarsi in Tv ed esordire con i “complimenti ai ragazzi” dopo una sconfitta per 3-1, aggiungendo poi che “la prestazione dà grande morale“. Perché nel 2015 i rossoneri stanno ottenendo i punti necessari per retrocedere. Pippo ha la nostra fiducia e il nostro sostegno, il professionista resta esemplare e l’uomo non sarà mai in discussione, ma perdere tempo apprezzando la miseria attuale è imbarazzante.
Uno dei suoi compiti più importanti sarà quello di far rendere davvero al massimo la rosa il prima possibile, grazie ai nuovi acquisti del mercato di gennaio. Interessanti e incomplete le operazioni messe a segno dallo stesso Galliani: da sposare la scelta di puntare quasi solo su giocatori italiani abbastanza giovani, nessuno ha fatto meglio in Serie A. Insieme a loro speriamo si possa disegnare una spina dorsale diversa, per adesso solo straniera e composta da Diego Lopez, Rami, De Jong e Menez. Soprattutto vincente. La strada è lunga.
Twitter: @Nene_Mariani