Simone Basilico è nello staff di SpazioMilan.it dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, ed è una delle prime firme del sito, specializzato nel settore giovanile rossonero.
Finalmente è finito. Per chi come me prova a raccontarvi sempre, giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto, ciò che ruota attorno al mondo Milan, l’ultimo giorno di mercato rappresenta oramai da anni un incubo che ti tiene sveglio la notte. Adriano Galliani e i suoi giorni del condor, anche stavolta, ci hanno tenuti incollati alle tastiere fino alle 22.59 di ieri sera, convinti che alla fine il tanto desiderato centrocampista di qualità arrivasse. Invece no, colpo di scena: il condor già alle 22 era a cena con le gambe sotto al tavolo e il telefono spento. Un sollievo, giornalisticamente parlando.
Il Milan nel mercato invernale porta a casa sei giocatori (Destro, Cerci, Suso, Antonelli, Bocchetti, Paletta) e ne cede tre (Torres, Niang, Saponara). Prima domanda: ma non si doveva sfoltire la rosa? Il tempo dei bilanci arriverà, non è sicuramente il day after la chiusura del mercato che si possono trarre le prime conclusioni. Però qualcosa non torna. Prima i soldi non c’erano, poi rispuntano (vedi operazione Destro: 0,5 milioni subito alla Roma, poi altri 16 in estate), alla fine spariscono per comprare il centrocampista centrale. Seconda domanda: ma quindi il presidente è tornato a spendere? Poi la programmazione. A giugno arriverà Munoz e sarà il 13esimo difensore che il Milan avrà in rosa. Ogni domenica ne giocano quattro. Terza domanda: ma invece uno coi piedi buoni in mezzo al campo mai?
Il voto al mercato del Milan è appena sufficiente. Con Destro i rossoneri dovranno cambiare pelle: già domenica contro il Parma si è visto un altro gioco, con Menez finalmente libero di girovagare per il campo e con la presenza fissa di un ariete là davanti. Cerci sulla destra sarà forse il migliore acquisto invernale, Suso mi suona tanto come il nuovo Didac Vilà. Spero di sbagliarmi. Antonelli rappresenta l’usato sicuro sulla sinistra (quarta domanda: ma Armero cosa è stato preso a fare?), Paletta e Bocchetti sono due giocatori che non ti cambiano la vita in difesa dove invece avevi bisogno di certezze. Insomma, l’ennesimo mercato da Europa League. Perché ti serviva un altro Montolivo e non l’hai preso. Perché ti serviva un difensore di spessore e hai preferito il parametro zero. Perché ti chiami Milan, punto.
Per fortuna che adesso torna il campo. Archiviato il mercato e la Coppa Italia (quinta domanda: non era la nostra Champions League?), ora la testa andrà solo al campionato e alla disperata ricerca di punti dal sapore europeo. Sesta ed ultima domanda, giuro: quando potrò tornare a raccontarvi un mercato da Milan?