Menez come Ibra. E può superarlo. Le analogie, ovviamente, non riguardano il valore dei protagonisti ma una serie di statistiche, una su tutte ricordata da Tuttosport: l’aver segnato lo stesso numero di gol, 12, dopo 21 giornate di campionato nella loro prima stagione rossonera. Il primo, poi, ha già battuto il secondo nella realizzazione dei rigori: sei contro tre.
Il francese ha aggiornato questa classifica proprio con il Parma, quando al momento della massima punizione sullo 0-0 ha immediatamente ricordato a Destro le gerarchie su a chi toccava l’incombenza. Grazie alla doppietta di domenica scorsa è così salito, insieme a Higuain, al secondo posto nella classifica marcatori solo a -1 da Tevez. In carriera, facile ricordare il fattore PSG in comune, secondo storie e momenti diversi, più difficile credere che il numero 7 del Milan possa fare ancora meglio del mostro svedese. Ma succederà davvero se Menez siglerà altre 3 reti da qui fino al prossimo maggio, superando Ibra (nel 2010-2011 dello scudetto, si fermò a 14 come Pato e Robinho). Jeremy ha inciso su 18 dei 29 punti conquistati dalla squadra di Inzaghi, si chiama dipendenza positiva.
Allora con Zlatan arrivò lo scudetto, adesso il genio ex Roma dovrà riuscire a trascinare i compagni (almeno) in Europa League. In questo senso l’arrivo di Destro, proprio dai giallorossi, potrà farlo rendere al massimo, consegnandoli più spazio per muoversi e inventare. Soprattutto dimostrarsi un vero leader.
This post was last modified on 3 Febbraio 2015 - 14:59