Rivoluzione non per forza è sinonimo di successo, cambiare, magari buttare proprio via tutto, può anche peggiorare il problema. E nel Milan di cose che non funzionano, in campo ma soprattutto in società (auguri per i 29 anni della presidenza Berlusconi), ce ne sono tante, soprattutto uno: il centrocampo. Formato con pochissimi giocatori all’altezza, per non parlare della qualità, e rimasto colpevolmente uguale (quindi inadeguato) nel mercato di gennaio, questa terra di mezzo dovrà resistere fino a fine stagione per poi lasciare spazio ai “grandi” addii.
Iniziamo da quelli sicuri: Essien (fine contratto) e van Ginkel (fine prestito dal Chelsea). Probabilissimo quello di De Jong, in scadenza e mai vicino ad un prolungamento per la grande distanza tra le parti, possibile quello di Muntari a fronte di una buona offerta. Adesso i nomi sull’agenda rossonera, secondo Tuttosport, che dalla prossima estate potrebbero arrivare. Baselli dell’Atalanta è in prima fila, nella prossima settimana è previsto un incontro tra i club per provare a raggiungere l’accordo, questa volta definitivo dopo l’opzione morale strappata. Ma soprattutto sembrerebbero Mario Suarez (Atletico Madrid) e Illaramendi i sogni: lo spagnolo è stato trattato questo inverno, il mediano del Real piace da tempo e non è incedibile. Più defilati troviamo Valdifiori, Bertolacci e Clasie (Feyenoord).
I prossimi mesi porranno fine a diversi contratti, da qui a maggio comunque la sostanza delle cessioni non cambierà la sostanza. A differenza del piano per gli acquisti sul mercato, necessario ma ancora tutto da decidere e passibile di modifiche in corso d’opera.
This post was last modified on 20 Febbraio 2015 - 16:21