Queste le dichiarazioni rilasciate da Stephan El Shaarawy a Sky Sport 24. Tante parole forti, tutte rossonere.
Sull’infortunio: “Sto bene, sto meglio, sto recuperando bene. Sto vivendo questo infortunio in maniera più tranquilla e serena perché ho già vissuto un’esperienza del genere in passato e quindi l’ho metabolizzata meglio. Al mattino faccio terapie per il piede e qualche lavoro per la parte superiore del corpo, poi mangio a Milanello e se c’è tempo mi distraggo un po’ giocando a biliardo. I più bravi? Poli, Albertazzi e Montolivo, ma quello che vince di più sono io. Anche Seedorf era molto bravo. Nel pomeriggio torno poi a Milano e organizzo i vati impegni della settimana con mio fratello”.
Sull’arrivo in rossonero: “Fare il salto da una realtà come il Padova al Milan è stato molto bello, mi sono dovuto adattare subito a questa realtà e nei primi due anni ci sono riuscito bene. Il momento più bello è stato il girone di andata della stagione 2012-2013, mentre il più duro è l’ultimo nel quale ho avuto diversi infortuni che mi hanno condizionato molto. Nei primi due anni al Milan sono cresciuto molto dal punto di vista tecnico perché ho avuto la fortuna di allenarmi con grandi campioni. Nell’ultimo periodo invece sono maturato dal punto di vista umano, i vari infortuni mi hanno aiutato in questo”.
Sul momento della squadra: “Passiamo da grandi prestazioni contro le grandi squadre a prestazioni deludenti con le piccole. Dobbiamo ripartire dalla partita giocata domenica contro il Cesena e cercare di fare più punti possibili perché l’Europa è un traguardo ancora possibile”.
Su mister Inzaghi: “Credo che per lui sia un’esperienza molto dura, è il suo primo anno in una grande squadra. Ha bisogno di tempo, lui ci mette grande impegno e voglia. Gli serve solo un po’ di tempo, ma è un allenatore con le idee chiare e una grande persona”.
Su Savona e la famiglia: “Savona è la mia casa, qui sono cresciuto e mi sento molto più Stephan perché sono nato qui e quindi appena posso torno qui volentieri. Mio padre ha fatto grandi sacrifici per farmi giocare a calcio, è stato la persona più presente nella mia vita calcistica. Sono molto legato poi al mio primo allenatore, che mi ha insegnato a giocare a calcio e mi aveva detto che sarei arrivato in Serie A, e anche all’allenatore che mi ha portato al Genoa”.
Sul Milan: “Per me è un sogno, io Milanello e San Siro li vedevo solo in televisione. Mi ha colpito molto l’accoglienza. Sono sempre molto innamorato del Milan. Il mio obiettivo è di tornare grande per il Milan e per me stesso. Sto continuando anche ora ad avere momenti difficili, ma il mio obiettivo è tornare protagonista come due anni fa”.
Su Kakà: “Kakà è sempre stato il mio idolo, mi hanno paragonato anche a lui qualche hanno fa. Quando l’ho incontrato la prima volta era come me lo aspettavo: oltre ad essere una grande giocatore è anche una grande persona”.
Sulle voci di mercato: “Ricevere l’interesse di altri club di fa piacere, ma il mio obiettivo ora è solo quello di tornare a giocare”.
Sui social network: “Li uso spesso perché secondo me è giusto che ci sia una relazione con i tifosi. Con i miei fan ho un bel rapporto”.
Sulle critiche: “Mi dispiace che nell’ultimo periodo siano arrivate, tra le critiche, anche molte cattiverie che mi hanno fatto male. Io metto grande passione nel mio lavoro e so quanto ho sofferto, quindi leggere certe cose mi ha fatto male”.