SM VIDEO/ Sarri: “Abbiamo giocato il nostro calcio. Milan preoccupato, volevamo portare a casa i tre punti”

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Queste le parole del tecnico dell’Empoli, Maurizio Sarri, al termine della sfida contro il Milan in conferenza stampa: “Abbiamo tanti attaccanti, non è detto che con una punta più prolifica avremmo più punti. Il nostro obiettivo è lanciare tanti giovani ed è difficile che l’Empoli possa giocare con grandi attaccanti. Cerchiamo di fare il massimo con il materiale a disposizione, è una squadra con valori tecnici da Serie A e anche se non abbiamo grandi qualità davanti, proviamo a fare risultato col gioco. Siamo una squadra che va in campo per divertirsi, quando ce la facciamo riusciamo a fare buone partite come questa. In questo momento segna molto Maccarone e lui come altri deve dare l’esempio per il gruppo. Si allena in maniera esemplare e se avessimo altri giocatori saremmo forse messi peggio come gruppo. Empoli spavaldo a San Siro? Contro di noi fanno fatica tutti a dominare la partita, siamo una squadra che ha la capacità di far correre gli avversari. Siamo difficili da prendere alti, però abbiamo altri limiti come oggi in fase difensiva. Difficilmente ci facciamo dominare dagli avversari. Milan? L’ho visto preoccupato. Dopo il vantaggio potevano anche fare il raddoppio, avevano entusiasmo. Dopo il pareggio erano in panico, con la paura di perdere da parte di una squadra che si sente criticata e sotto pressione. Devono ritrovare la voglia di divertirsi in campo, questo lavoro è basato sul gioco ma forse al Milan questo manca. Rimpianti? Gli stessi di Napoli, Roma, Firenze. Siamo l’Empoli, veniamo via da Milano con un punto e quindi andremo a casa sereni. Andiamo sempre a casa con un pizzico di amaro in bocca. Cambi? Loro soffrivano molto l’attacco della profondità, come aveva fatto Pucciarelli nel primo tempo. I più bravi a farlo erano Tavano e Verdi e gli ho messi proprio per questo. Dopo l’1-1 la sensazione di poterla vincere c’era, se avessimo avuto la superiorità numerica qualche minuto in più avremmo potuto fare qualcosa in più”.