Dopo poco più di due settimane di pausa, torna la Serie A e il Milan sfida a San Siro il Sassuolo di Eusebio Di Francesco. I neroverdi sono una squadra dinamica e aggressiva, che gioca un calcio fluido e offensivo e che è stata protagonista di un inizio di campionato soddisfacente, tanto che al momento occupa la dodicesima posizione della classifica, con venti punti all’attivo, caratterizzati da quattro vittorie, otto pareggi e quattro sconfitte.
Punto di forza: il gioco d’attacco.
E’ in attacco che il Sassuolo esprime al meglio il proprio potenziale. Le tre punte emiliane, che dovrebbero essere Sansone, Berardi e Zaza, pur avendo caratteristiche diverse, si completano a vicenda e assicurano qualità, concretezza ed efficacia. I due esterni offensivi, Sansone e Berardi (malgrado quest’ultimo non sempre sia continuo), dispongono infatti di rapidità, cambio di passo, tecnica di base e abilità nel dribbling, mentre il centravanti, Simone Zaza, è una punta prolifica, forte di testa e sotto l’aspetto fisico, in grado di fare salire la squadra, di mettere a segno giocate importanti e di crearsi palle gol. Ma non finisce qui. La fase offensiva del Sassuolo viene supportata con regolarità anche dai terzini, che sono soliti proiettarsi in avanti con continuità, e dai frequenti inserimenti degli interni di centrocampo, che garantiscono corsa e intensità.
Punto debole: la fase difensiva.
Il Sassuolo, che presenta un 4-3-3 a trazione anteriore, incontra problemi in fase di copertura. Gli interni di centrocampo, dal momento che si inseriscono con regolarità, non sempre riescono a interdire a dovere, specie con il trascorrere dei minuti, rischiando di perdere lo scontro nella zona nevralgica del terreno di gioco e di non proteggere a dovere una difesa nel complesso dignitosa ma non sempre all’altezza della situazione. Una difesa, quella del Sassuolo, che, sulle corsie laterali, incontra qualche problema di troppo. I terzini, abili in fase di spinta, non sempre coprono a dovere la corsia di competenza e, quando puntati, in particolar modo nelle ultime gare, sono stati spesso superati con troppa facilità.
Giocatore chiave: Simone Zaza.
Tra gli uomini di Di Francesco, il più pericoloso è di certo Simone Zaza, autore di cinque reti in undici gare di campionato e da tempo nel giro della Nazionale di Antonio Conte. Il centravanti originario di Policoro, classe ’91, dispone di grande forza fisica, sa difendere palla, lavorare di sponda e fare salire la squadra e, soprattutto, è spietato in zona gol, nonché dotato sotto l’aspetto tecnico e forte di testa. Può segnare e creare pericoli in qualsiasi situazione. Minaccia numero uno.
This post was last modified on 5 Gennaio 2015 - 19:23