Torna a casa Arrigo. Una prima pagina, quella di stamane de La Gazzetta dello Sport, prima da vedere e poi da leggere, riassunto della giornata vissuta ieri a Milanello ma soprattutto della possibile proposta formalizzata dalla società rossonera proprio a Sacchi.
Lo storico allenatore di Fusignano presente a Carnago dopo l’invito dello scorso 27 novembre e nello stesso pomeriggio in cui Silvio Berlusconi ormai da mesi raggiunge Inzaghi e la squadra, non un caso. Insomma, qui gatta ci cova… Nel corso della sua diciannovesima visita, il presidente avrebbe chiesto in maniera precisa e forse ufficiale a Sacchi un ruolo nello staff del Milan. Precisamente: quello di collaboratore, una sorta di consigliere sportivo con particolare attenzione al vivaio. Anche se il vertice milanista minimizza. Tutor di Inzaghi? No, anche perché non ci sarebbe nessuna volontà di affiancarlo o di avere a che fare con la Prima squadra. Dunque, molto più indicato il settore giovanile (da considerare l’esperienza maturata in Federazione), senza scomodare il responsabile Filippo Galli né squilibrare un ambiente già ricco e funzionante. Lo scenario non è nuovo, ma questa volta secondo la Rosea l’ex è davvero tentato. “Ci dormo su una notte“, avrebbe confidato agli amici più stretti.
Un invito a pranzo con mistero, ha incontrato Berlusconi, suo immenso ammiratore, Galliani (insieme all’AD ha assistito all’allenamento) e Inzaghi, pensandoci su. Il vero dubbio si chiama stress, il nemico più grande in carriera che lo ha portato a ritirarsi dalla panchina per stare dietro ad una più comoda scrivania. E’ tempo di riflessioni, ma dopo sei mesi lontano dal campo, Sacchi potrebbe tornare a lavorare dove ha scritto la storia.