Niang, una luce nell’ombra di Torino. Che sia lui l’alter ego di Honda?

Nell’imbarazzante e disastrosa prestazione rossonera all’Olimpico di Torino, oltre al miracoloso Diego Lopez, che con almeno tre prodezze ha salvato la pelle del Diavolo, solo un giocatore è apparso quantomeno volenteroso e propositivo: M’Baye Niang.
Scelto a sorpresa da mister Inzaghi, forse più per ragioni di mercato che per motivi squisitamente tattici, il francese nel primo tempo di sabato ha stupito tutti incarnando alla perfezione i dettami del tecnico: corsa, sacrificio e anche una spettacolare azione personale impreziosita da giravolta e tiro a giro hanno dimostrato che il ventenne milanista può interpretare con naturalezza quel ruolo di esterno destro d’attacco, al momento vacante a causa dell’impegno continentale di Keisuke Honda e delle indecifrabili condizioni fisiche di un Alessio Cerci ancora tutto da scoprire.

Solo un tempo però per mettersi in mostra: la scellerata espulsione di De Sciglio ha lasciato il Milan in inferiorità numerica poco prima dell’intervallo e SuperPippo ha preferito sacrificare proprio il classe ’94, lasciando in campo i suoi uomini più fidati, Menez e Bonaventura. Niang, che aveva già costituito il tridente offensivo ai tempi di Max Allegri non demeritando affatto, forse anche per colpa di quello sciagurato palo colpito al Camp Nou nel 2013 che costò la Champions al Milan, è stato lentamente allontanato dai progetti della società di via Aldo Rossi. Dopo il prestito al Montpellier della scorsa stagione, pare essere ancora sul mercato: il Newcastle è sulle sue tracce, così come l’Udinese, che però è già stata rifiutata dal giocatore. Ma se fosse proprio lui l’esterno che può fare al caso dei rossoneri, aspettando il ritorno in Italia del giapponese? Attento Milan: in giro alla ricerca di soluzioni, magari l’hai già in casa.

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