Il centrocampo diventa un film, la regia è affidata a Riccardo Montolivo. Domani con la Lazio il capitano del Milan giocherà davvero in mezzo al campo, una soluzione provata in settimana a Milanello di Inzaghi e figlia più dell’infortunio di De Jong (acciacco al flessore mediale destro). Quanto basta, forse, per addolcire buona parte dei fischi dei tifosi dopo i pessimi “spettacoli” mostrati ad inizio 2015.
La premessa è d’obbligo: Monto deve svegliare la dimensione migliore e riscattare la figuraccia con l’Atalanta, da lui si deve pretendere molto di più. Agirà nella sua posizione preferita, basta prove incolori e senza coraggio. E per adesso i numeri de La Gazzetta dello Sport danno buone speranze per la possibile vittoria all’Olimpico. Per occasioni create (dieci) Montolivo ha valori sopra la media: ne fabbrica 1.43 a partita mentre gli altri mediani del campionato 0.99. Ha un totale di 226 passaggi, 32.29 a gara (la media ruolo è di 29.76). Stesso discorso per le verticalizzazioni, 89, ovvero uno standard da 12.71 quando la media generale è ferma a 11.32. E infine pure i lanci (50), 7.14 ad uscita rispetto al 3.49 dei colleghi. Al fianco delle idee del 18 rossonero, nessun dubbio, ci saranno Poli e Muntari.
Riavvolgere il nastro, a Ricky si chiede solo questo. Proprio da regista ha avuto un ruolo da coprotagonista nel girone di ritorno del 2013 quando, sempre a causa dell’assenza di De Jong e con Balotelli attore principale, fu decisivo nella rimonta Champions.