I problemi del Milan sono molteplici, e sono aumentati a dismisura dopo questo inizio drammatico nel 2015. La fragilità difensiva e la sterilità offensiva racchiudono le maggiori preoccupazioni per Inzaghi che dovrà lavorare molto e velocemente per mettere una pezza a questi difetti.
Nelle ultime settimane si è parlato molto di inserire un attaccante vero (Pazzini) come punto di riferimento e della possibile compatibilità con Menez. Il tecnico rossonero ha assicurato tutti sulla possibilità che il francese giochi con una boa centrale come è effettivamente successo nel secondo tempo contro l’Atalanta anche se i risultati sono stati tutt’altro che positivi. Quello che non si è sottolineato è che forse la vera incompatibilità vera è quella tra El Shaarawy e Menez. L’ex Roma in estate aveva dichiarato di poter giocare al centro o sull’esterno sinistro, nella posizione che è appunto del Faraone. I due hanno giocato insieme parecchie volte ma la sensazione è che i due giochino per i fatti loro, senza cercare il dialogo veloce. Strano perchè tecnicamente dovrebbero essere quei giocatori in grado di trascinare la squadra con le loro giocate. Menez ha l’indole del solista e quando ha giocato bene, segnando e contribuendo alla vittoria, in effetti El Shaarawy o era fuori (vedi contro il Napoli) o non è stato protagonista. Solamente contro l’Inter si sono cercati e guarda caso è arrivato il gol del momentaneo vantaggio.
Il numero 92 probabilmente soffre i giocatori carismatici, così come era successo con Balotelli. Menez alterna gare divine a prestazioni irritanti ma dà la sensazione quantomeno di volerci provare sempre, magari sbagliando tutto come nella gara di ieri. El Shaa invece sembra rassegnato, è l’ombra di quel giocatore che due anni fa segnava a raffica e teneva da solo a galla il Milan. In campo non si vede quasi mai, un solo gol quest’anno e una traversa nel derby che psicologicamente l’ha distrutto. Trovare una compatibilità tecnica tra loro due potrebbe sbloccare il problema del gol del Diavolo: un’altra grana per Super Pippo, che con tutte quelle che ha, sicuramente ne avrebbe fatto volentieri a meno.