Intervenuto sulle frequenze di Radio Anch’io Sport, il direttore generale della “dea” Pierpaolo Marino ha voluto fare i complimenti per la vittoria dei bergamaschi a San Siro contro il Milan: “Noi siamo andati a San Siro dopo un’ottima settimana di lavoro da parte della squadra. Quando ho visto come Colantuono preparava la partita, con due punte e mezza e una squadra offensiva, ho pensato che sarebbe arrivata o una grande sconfitta o una grande vittoria, in un momento no del Milan. Sembra che stiamo facendo un campionato peggiore degli scorsi anni, ma in realtà giriamo con un punto in meno rispetto alla passata stagione. Le squadre di Colantuono, soprattutto nel girone di ritorno, realizzano più punti rispetto al girone d’andata”.
Poi si sofferma sul attuale periodo dei rossoneri e del mercato che sarà per risollevare l’attuale stagione: “La crisi del Milan è un po’ la crisi del sistema italiano, perché le grandi imprese vanno in difficoltà. Dovendo il Milan contare sulle proprie risorse, può avere delle difficoltà nell’andare a fare una politica sui parametri zero. E’ la logica conseguenza che non ci sia più un Berlusconi degli anni 80, quando poteva prendere i Van Basten o i Gullit. Credo che sia questa la lettura delle cose. E’ difficile trovare dei mecenati, e quindi la politica tecnica ed economica diventa difficile da pianificare”.
La conclusione è sul mercato: “Mi aspetto dei colpi dalle grandi, in particolare dalla Juventus, e anche il Milan farà ancora qualcosa. Destro? Credo che rimarrà alla Roma, perché nell’ultima partita Garcia lo ha preferito a Totti, e questo è un segnale per il giocatore. Il fatto che abbia segnato mette anche i dirigenti di fronte a grosse responsabilità se dovessero decidere di cederlo”.
This post was last modified on 19 Gennaio 2015 - 16:36