Il Condor colpisce ancora, come sempre. Alla faccia delle critiche

Lino Dimitri è giornalista pubblicista dal 2012. Redattore di SpazioMilan.it dal settembre 2011: è sua la firma nell’editoriale del sabato. Lavora nella redazione di LecceNews24.it occupandosi di cronaca, politica, eventi e sport e collabora con CalcioMessina.it. In passato ha collaborato con Bordocampo.net e Sportmain.it.

Cerci, Suso, Bocchetti, Destro, Antonelli e forse Munoz. A poche ore dalla chiusura della sessione invernale di calciomercato, il Milan piazza gli ultimi colpi per cercare di risollevare le sorti di una stagione che sta prendendo una piega drammatica e potrebbe assumere contorni ancora più grotteschi. Adriano Galliani non si smentisce e, come al solito, aspetta gli ultimi giorni per piazzare i botti finali, nonostante tutto, nonostante le casse che piangono e un Presidente che ha ordinato di cercare prestiti e parametri zero.

E, poi, ci sono state le critiche, troppe e alquanto ingiustificate. Le fortune del Milan negli ultimi trent’anni anni si devono anche e soprattutto all’operato del Condor che ha fatto bene con o senza la moneta messa a disposizione dalla società. Il Milan naviga malinconicamente nelle acque insignificanti di metà classifica e, quindi, l’operato estivo non può essere considerato al momento soddisfacente. Tre, però, sono stati gli arrivi che al momento sembrano essere stati delle buone operazioni di mercato: Bonaventura, Menez e Diego Lopez. Tutti e tre sono state delle intuizioni dell’a.d. rossonero che, in totale, ha speso solo otto milioni per l’ex atalantino.

Se si dovesse arrivare a Munoz, già a gennaio, e fare un centrocampista, vero e proprio tassello mancante dell’attuale rosa rossonera, il mercato del Milan sarebbe da considerarsi ottimo. Non sappiamo se abbastanza per puntare all’Europa, al momento obiettivo lontanissimo, ma sicuramente efficiente in un’ottica di costante miglioramento della rosa a disposizione di Inzaghi. Poi c’è il fattore “italiani” che non è da trascurare: in un contesto in cui tutti cercano all’estero, infatti, il Milan sta puntando su molti giocatori nostrani e la maggior parte under 30. Una squadra più giovane e più italiana, insomma, che può far ben sperare per il futuro.

Ora, però, è doveroso tornare sulla contestazione della Curva Sud (ma anche di altri spicchi dello stadio San Siro) contro Adriano Galliani. Una richiesta senza mezzi termini di allontanamento, fatta al Presidente Berlusconi, nei confronti del dirigente rossonero. Forse qualcuno si sarà dimenticato di chi è stata la colpa della mancata cessione di Pato al Paris Saint Germain per 30 milioni (salvo poi venderlo un anno dopo a meno della metà) e del contemporaneo acquisto di Tevez per meno della metà. Forse questi signori hanno degli interessi nel non contestare qualcuno e farlo neri confronti di qualcun’altro. Forse, tanti forse di difficile risoluzione, ma Galliani sta dimostrando ancora una volta che il suo mestiere lo sa fare e lo sa fare bene.

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