Lino Dimitri è giornalista pubblicista dal 2012. Redattore di SpazioMilan.it dal settembre 2011: è sua la firma nell’editoriale del sabato. Lavora nella redazione di LecceNews24.it occupandosi di cronaca, politica, eventi e sport e collabora con CalcioMessina.it. In passato ha collaborato con Bordocampo.net e Sportmain.it.
Ci siamo. Da qualche ora si è chiuso il 2014 e si è festeggiato per dare il benvenuto ad un nuovo anno, tanti buoni propositi, tanti sogni e speranze. Tra un anno ed un altro è sempre tempo di bilanci, di tirare le somme su quello che ci hanno lasciato gli ultimi dodici mesi e su quello che potranno darci i prossimi. Nel calcio invece si ragiona a stagioni e la pausa natalizia rappresenta soltanto un’occasione per ricaricare le pila e fare carichi di lavoro che possano permettere ai calciatori di arrivare fino a maggio in condizioni fisiche accettabili. Il Milan lo sta facendo, come al solito, al caldo di Dubai, lontano dal freddo e dal gelo che si respirano in queste ore nel nostro Paese. Tra poco più di cinque giorni, però, si rientra in campo e a San Siro arriverà un Sassuolo che ha già dimostrato di poter impensierire le grandi.
Si riparte dagli uomini di Di Francesco, quindi, che poco più di un anno fa giocarono un brutto scherzetto ai rossoneri, rifilandoli quattro gol che costarono la panchina a Max Allegri. Tre punti fondamentali da cui dover ripartire per indirizzare in maniera positiva il nuovo anno e dare una sterzata alla classifica. Inutile negarcelo, il terzo posto rappresenta una tappa troppo importante per poter pensare di tornare grandi, per poter sognare ad un Milan competitivo in Italia e in Europa nel più breve tempo possibile. Al ballo per la Champions, però, la concorrenza è agguerritissima e affollatissima e Napoli, Lazio, Fiorentina, Inter per non parlare di Sampdoria e Genova (molleranno o resteranno ancorate al sogno?), hanno tutti lo stesso obiettivo per la mente. Bisogna considerare, inoltre, che se un’italiana tra Torino, Inter, Fiorentina e Napoli dovesse vincere l’Europa League non basterebbe neanche il terzo posto per tornare nell’Europa che conta (e quella sì che sarebbe una beffa).
La strada è intricatissima e in salita, quindi, e nessuno può pretendere di considerare questa squadra come la favorita per il gradino più basso del podio. Il 2014 è stato forse l’anno più difficile a livello tecnico, di risultati ed economico dell’intera epopea del Milan berlusconiano e i miracoli non sono eventi all’ordine del giorno. Crederci, però, non costa nulla e l’arrivo di Cerci, le ottime prove superate a pieni voti contro Napoli e Roma, un mercato che potrebbe regalare ancora qualcosa a Pippo Inzaghi, sono ottime basi di partenza per poter pensare ad un 2015 quantomeno migliore dell’ultimo anno. C’è stata, infine, la vittoria di due giorni fa contro il Real, con altri segnali incoraggianti lanciati dalla squadra al Mister. Ok, era solo un’amichevole, ma fare quattro gol ai Campioni d’Europa e del Mondo non capita tutti i giorni.
E allora ripartiamo da qui. Da un tecnico che ha portato una ventata d’aria fresca, un entusiasmo senza eguali, una politica del lavoro e del sacrificio impressionanti, una coesione e uno spirito di gruppo che a Milanello non si vedevano da tempo. Ripartiamo dalla doppietta di El Shaarawy, che il 2015 possa essere davvero il suo anno dopo un 2013 e un 2014 sfortunati e disastrosi. Con il Faraone ai livelli della seconda parte del 2012 sognare è possibile, anzi diventa d’obbligo. Ve lo immaginate quel giocatore incisivo, concreto, fantasioso, assieme ad un Cerci ai livelli di Torino e a questi Menez e Bonaventura? Beh, io un’idea ce l’ho già e, siccome sognare non costa nulla, soprattutto il primo giorno dell’anno, spero di avervi lasciato abbastanza elementi per immaginarvi un Milan che torni ad essere bello e vincente. Ovviamente da seguire sempre con noi di SpazioMilan che cerchiamo di trasmettervi giorno dopo giorno, ora dopo ora, tutta la nostra passione ed il nostro amore per questi colori. E allora, buon anno a tutti e sempre Forza Milan!