Tempi duri per Fabio Capello. Scade, infatti, il termine stabilito dall’ispettorato del lavoro alla federazione russa per pagare gli stipendi arretrati al ct. L’allenatore italiano, che ha un contratto da 8 milioni di euro all’anno, non percepisce soldi da giugno e in caso di mancato rispetto della scadenza il tecnico potrebbe rescindere a fine mese facendo scattare la penale da 25 milioni di euro. In caso di mancato rispetto, scatterà una nuova ispezione che potrebbe portare alla sospensione sino a tre anni del presidente dell’unione calcistica russa, Nikolai Tolstikh.