Un Milan che pare alla deriva avrebbe bisogno di giocatori che prendano la leadership all’interno dello spogliatoio e conducano i compagni verso la fine del tunnel iniziato con la partita contro il Sassuolo. Uno di questi era sicuramente Massimo Ambrosini, che ha rilasciato un’intervista a Radio 24 durante il programma “Tutti Convocati”: “Oltre alla ricerca di bel gioco, che è un punto sicuramente fondamentale e alla base di ogni progetto, il Milan ha un altro problema. Quest’anno ha mostrato in certe partite perse una scarsa capacità di reagire nei momenti difficili. E’ questo che è preoccupante: manca quella reazione emotiva che ti faccia ribaltare la partita con un po’ di sana ignoranza“.
L’ex capitano difende Inzaghi: “Un allenatore può arrivare fino a un certo punto a modificare la personalità dei giocatori. Bisogna cancellare i paragoni con il passato. Non è un punto clamorosamente disastroso quello in cui siamo ora, è una situazione diversa rispetto a qualche anno fa, ma ci stanno. Il calcio, come la vita, è fatta di cicli“.
La conclusione è sui fischi di San Siro: “Allo stadio la gente mugugnava anche nei periodi in cui vincevamo campionati e coppe. Mi ricordo che dopo due o tre partite non vinte di fila la gente fischiava comunque. Sono d’accordo con Boban sul fatto che però ci voglia un atteggiamento diverso, e soprattutto questa squadra deve capire i propri limiti“.
This post was last modified on 20 Gennaio 2015 - 15:44