Un 2 a 0 bello e offensivo, reso possibile dalla classe di Menez e dall’efficacia di Bonaventura: J&J, nuovo Milan paradiso, ingrandisce in prima pagina l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. Una vittoria pregevole, finalmente messa al tappeto una “grande” e… iniziata da dietro.
Sì, la difesa rossonera adesso merita gli applausi dopo una nuova prestazione attenta e solida. Tre i fattori decisivi secondo la Rosea: la sicurezza di Diego Lopez, al posto giusto nel momento giusto, poi il buonissimo momento di forma della coppia francese Rami-Mexes. Il primo, senza Alex, è ormai il leader indiscusso del reparto, anche ieri sera ha sorpreso per arrembaggio, corsa e pulizia. Gioca sempre e gioca bene, dispiace solo per il guaio muscolare nel finale: salvo colpi di scena, in attesa degli esami medici, Rami si perderà la Roma ma ciò rimane meno importante rispetto al suo mordente. Il secondo, invece, nasconde un caso davvero incredibile: fuori rosa nella sostanza fino a meno di due mesi fa, in tribuna o al massimo in panchina, ha ripreso il posto lì nel mezzo e non lo ha mai più lasciato, sfruttando le assenze con esperienza. Dalla Samp al Napoli: cinque bonus di fila e quattro sufficienze piene (tranne Genoa), con Mexes in campo il Milan ha ottenuto 8 punti su 15. “E’ il nostro emblema“, ha dichiarato Filippo Inzaghi nel post-gara.
Rami inizialmente era un riserva, superato da Alex e Zapata (qualche volta anche da Bonera), Mexes non ne parliamo. Ma in questo momento non si possono toccare. A Roma il banco di prova finale da superare, in tutti i sensi: per il Milan e per la difesa, sulle stesse direzioni che, se percorse insieme alla stessa voglia e determinazione viste con il Napoli, possono portare al terzo posto.
This post was last modified on 15 Dicembre 2014 - 14:14