“È stata una grande partita, forse la più bella del Milan di quest’anno, forse la più brutta del Napoli di Benitez, che non poteva giocare peggio di così”. Pupi Avati, uno dei maestri del cinema italiano, dal cuore profondamente rossonero, elogia l’amico Pippo Inzaghi ai microfoni de La Gazzetta dello Sport – Milano&Lombardia, dopo la vittoria che proietta il suo Diavolo a due punti dal terzo posto: “Lo conosco molto bene e ha una grinta e una voglia di vincere impressionante, contrariamente a Benitez che sta infossato in panchina a scrivere sul quadernino forse i regali da fare ai bambini per Natale”.
Parole sensibilmente più dolci quelle dedicate a Menez: “L’ho visto libero di giocare, ha dato il meglio di sé: un bellissimo regalo per tutti noi milanisti. Con lui e Bonaventura abbiamo fatto i due acquisti più interessanti dell’anno”. Ma il pensiero corre sempre in panchina: “Inzaghi? Cinematograficamente funzionerebbe uno come lui che dà l’anima e perde tre-quattro chili a partita. Poi sono contento per la coppia difensiva con Rami e Mexes che, ora titolare, è ritornato una roccia. Se penso che mancano ancora Abate e De Sciglio, con Montolivo appena rientrato, sono davvero fiducioso”.
Ma c’è anche chi non partecipa alla festa: “Abbiamo un problema doloroso che meriterebbe un film drammatico. E riguarda i nostri attaccanti, con Torres che quasi si inventa un’influenza e Pazzini perennemente pronto a giocare solo scampoli…”. Tempo di regali, accenni di mercato: “Non credo che ci saranno grandissime novità, Berlusconi è uomo di grande buon senso e sa che la situazione non è facile. Sarebbe bello arrivare terzi con piccoli accorgimenti a questa squadra trascinata dal nostro grande Pippo”.