Pomeriggio di fuoco per il Milan che, in occasione della gara valida per la quattordicesima di campionato, affronterà il Genoa di Gasperini allo Stadio Luigi Ferraris. I rossoblù sono senz’altro la squadra rivelazione della Serie A 2014/2015, al momento occupano la terza posizione della classifica, a pari punti con il Napoli, e finora sono stati protagonisti di un ottimo cammino. La partita si prospetta difficile. I genoani sono pronti a proseguire la corsa alla Champions League: scenderanno in campo con grinta e determinazione, cercando di fare la partita, di pressare a più non posso e di attaccare dall’inizio alla fine.
Punto di forza: centrocampo centrale; spinta sulle fasce.
Se il Genoa a oggi è terzo in classifica, grande merito va dato ai centrali di centrocampo, Bertolacci e Sturaro, che assicurano sostanza ed equilibrio. Già, i due mediani, che dispongono di forza fisica, abilità nella fase di recupero palla e di non possesso, dinamismo, senso del gioco e della posizione, garantiscono protezione al reparto arretrato e fanno il possibile affinché la squadra non si sbilanci. Importante è anche il gioco sulle corsie laterali. Corsie laterali che spesso vengono sfruttate al meglio dal Genoa: gli esterni di centrocampo sono soliti spingere alla follia, proporre cross e sovrapporsi alle punte esterne che, in quanto dotate sotto l’aspetto tecnico e della rapidità, tendono ad accentrarsi e a provare l’azione personale. Insomma, sulle fasce, il Genoa sa essere molto pericoloso. Indipendentemente da chi siano gli interpreti.
Punto debole: fase difensiva.
Come tutte le squadre di Gasperini, il Genoa incontra difficoltà nella fase di copertura. Nonostante l’ottimo lavoro dei centrocampisti centrali, i rossoblù non sempre rimangono corti e compatti: a volte attaccano con poco criterio, si sbilanciano, concedono spazi tra le linee e sulle fasce e rischiano di essere colpiti in contropiede. Sì, perché gli esterni di centrocampo sono in costante proiezione offensiva e non sempre presidiano al meglio la corsia di competenza, mentre le punte esterne non sono solite ripiegare. Ecco allora che il Genoa, dal momento che fatica in fase di non possesso, potrebbe concedere azioni di rimessa. Azioni di rimessa che non sempre potrebbero arginate dai mediani e dai difensori centrali. Problema. Sul lungo andare, al terminare della benzina, il Genoa potrebbe sbilanciarsi a più riprese e concederci occasioni di contropiede.
Giocatore chiave: Stefano Sturaro.
E’ Sturaro il perno dello scacchiere tecnico-tattico di Gasperini. Nonostante la giovane età, il centrocampista originario di Sanremo alterna con estrema facilità le due fasi, assicurando aggressività, fisicità, interdizione, senso del gioco e della posizione, abilità nella costruzione dell’azione e negli inserimenti. Centrocampista dinamico e completo, Sturaro garantisce equilibrio e protezione alla retroguardia, oltre a recuperare un gran numero di palloni e ad avviare le azioni. Fulcro del gioco. Provare per credere.
This post was last modified on 7 Dicembre 2014 - 10:49