Finalmente una partita da “vero Milan”

A Natale si puo’ dare di più !” intona un celebre spot di panettoni in onda da diversi anni. I ragazzi ne hanno fatto tesoro regalandoci, dopo tanto e troppo tempo, una partita da vero Milan. Quando dico “vero Milan”, è importante considerare l’attuale situazione. Inutile continuare a perdersi in ricordi oramai custoditi tra bacheche e video su YouTube. Il “vero Milan” che possiamo auspicarci in questo momento, è quello che butta il cuore oltre l’ostacolo, andando a respingere gli attacchi avversari come fa un riccio attaccato da un predatore più forte di lui.

Il Milan visto a Roma, non è uscito dall’Olimpico suonato come una campana, anzi. La vera forza dimostrata Sabato sera a cospetto della seconda forza del campionato, è stata proprio quella di respingere le numerose minacce offensive dei giallorossi con una solidità di altri tempi. Comandati dall’esiliato Mexes, a tal proposito mi chiedo proprio dove si stiano sotterrando i fan del bilancio, la difesa rossonera ha trovato l’equilibrio mancato nel recente passato. Nonostante la defezione del mattone più solido del muro rossonero, Alex, raramente la Roma è riuscita a penetrare la difesa. Le pochissime volte in cui è accaduto, il tifoso milanista ha ottenuto un ulteriore certezza. Quella di avere un portiere, finalmente. Non me ne voglia il senatore Abbiati ma con lo spagnolo è tutta un’altra storia.

Che fosse una serata diversa dalla altre, lo avevo personalmente capito all’entrata delle squadre in campo. Sguardi concentrati, quasi glaciali. Silenzio nel tunnel che porta al campo di gioco e poche battute e sorrisi con gli avversari. Chi ha vissuto gli anni del grande Milan, sa benissimo cosa intendo. Mai visto Baresi e Maldini, Ancelotti e Frankie Rijkaard, scambiarsi pacche sulle spalle con i componenti della squadra avversaria. Il silenzio e gli sguardi fissi verso il campo, come fosse sempre una finale di Coppa Campioni, erano il primo segnale di forza che terrorizzava gli avversari. Non fraintendetemi, non ritengo che la Roma si sia messa a tremare vedendo i nostri giocatori, sarei folle. Ma ho decisamente apprezzato la concentrazione pre partita che mancava da oramai troppo tempo.

Il fatto che in campo questo abbia dato vita ad una delle migliori prestazioni degli ultimi tempi, in tema di intensità e disciplina tattica, è la conferma di quanto detto sopra. Che si sia giunti ad una svolta decisiva, lo dirà il proseguo del campionato dove i rossoneri incontreranno, in ordine, Sassuolo, Torino e Atalanta. I risultati dell’ultima giornata calcistica del 2014 hanno permesso ai ragazzi di non perdere terreno con il sogno “Europa”, nonostante i giustificati pronostici post Genoa. Ma conviene davvero non perdere l’ennesima occasione per il salto di qualità. Le prossime partite diranno di che pasta siamo fatti e a che punto è la crescita del Milan di Filippo Inzaghi.

Chi invece sembra non essere cresciuto troppo è Stephan El Sharaawy. L’ingresso del Faraone nei minuti finali del match contro i giallorossi, ha confermato cio’ che di peggio si poteva temere. Escluso dalla formazione titolare, la giovane promessa rossonera ha approcciato alla gara come peggio non poteva fare. Come il Papero Pato in odore di addio dal Milan, ha macchiato la serata dei tifosi milanisti con un atteggiamento degno del peggior Cassano. Apatico, svogliato e dalla corsa in stile campestre, Stephan ha mancato di rispetto verso la maglia e i suoi compagni che dopo i lunghi 90 minuti passati sotto assedio, erano ancora disposti a sputare sangue per portare a casa il risultato. Decisamente un brutto gesto che renderà meno amaro un addio che, in nome del bilancio ancora una volta in rosso, sembra sempre più probabile. È Natale, chissà che il “pacco” questa volta non lo si riesca noi a consegnarlo in cambio di tanti milioni.

Buone Feste a tutti !
Alessandro Jacobone Twitter : @NonEvoluto Facebook : https://www.facebook.com/nonevoluti Milanisti Non Evoluti 2.0

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