CorSport: dal mercato allo stadio. Ed una Champions necessaria. Ecco il nuovo Milan di Berlusconi

A Milanello, ieri, presenza, gesti e parole possono aver gettato le basi del Milan che verrà. Silvio Berlusconi, Barbara Berlusconi ed Adriano Galliani hanno segnato un confine con il litigioso e mediocre passato ed inserito linfa vitale per l’avvenire. Questi i 4 punti del nuovo Milan di Berlusconi, secondo l’approfondimento esclusivo del Corriere dello Sport.

Modello Bayern (con un occhio al Manchester United in termini di alto fatturato nonostante il momento negativo). Un progetto articolato che poggi su nuove linee di ricavo, non solo Emirates, e una condivisione dell’investimento, così da provare a colmare il gap con il resto delle big d’Europa. L’Allianz Arena, in questo senso, è l’esempio da seguire per programmazione ed organizzazione. Il pacchetto di maggioranza non passerà in mani straniere (come successo a Roma e Inter), l’idea è la creazione di un azionariato popolare diffuso, magari non da 300.000 soci ma comunque sufficiente per garantire una duratura gestione economica, più un numero molto ridotto di soci (quindi denaro) da affiancare al presidente Berlusconi. Fantascienza? No, precisione.

Il piano tecnico. Tre saggi, pezzi della storia più vincente della storia del Milan di Berlusconi. Discorsi avviati, lo sappiamo con Arrigo Sacchi (ieri ha accettato l’invito di Re Carlo ed assistito all’allenamento del Real Madrid a Valdebebas), ma la volontà del numero uno del club di via Aldo Rossi sarebbe quella di riaccogliere anche Fabio Capello e Carlo Ancelotti in veste di ambasciatori dei rossoneri nel mondo, strateghi, consulenti o talent-scout. Insomma, ruoli da definire ma senza confini. Triumvirato di esperienza, per ridare al Milan una fisionomia fortemente italiana, immagine e sviluppo.

I nuovi orizzonti. È l’aspetto più interessante e decisivo, legato al piazzamento nella Serie A 2014/2015. Terzo posto o terzo posto, non si scappa. Se venisse centrato l’obiettivo, Berlusconi potrebbe piazzare un investimento sostanzioso, ipotizzabile intorno ai 100 milioni. La crisi è alle spalle e i soldi, adesso, non mancano. Ma ogni discorso rischierebbe di essere vanificato senza qualificazione in Champions. Inzaghi allo stesso è protetto e avvisato: la società si aspetta il massimo. Vincere, battete il Genoa nell’immediato e poi fare la voce grossa con Napoli e Roma. Correre.

Lo stadio. Barbara Berlusconi sarà di parola: nel 2019 il Milan giocherà nel nuovo impianto di sua proprietà che, quasi sicuramente, sorgerà in zona Portello, proprio di fronte alla riuscitissima sede di Casa Milan. Pronto il plastico, verrà presentato a breve, in arrivo una rivoluzione logistica che dividerà il Diavolo dall’Inter. Una capienza massima di 50.000 spettatori, facile da raggiungere e sicuro da frequentare, tecnologico e dalla infrastrutture moderne. Il punto di riferimento del Milan del futuro.

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