Barbara ha le idee chiare: sì allo stadio di proprietà. Ed Emirates è pronta ad investire nel progetto

La conferenza stampa tenutasi stamattina a Casa Milan, che ha sancito il rinnovo e il miglioramento della sponsorizzazione con la compagnia aerea Fly Emirates, ha riportato alla ribalta una delle tematiche dell’attualità rossonera: il progetto del nuovo stadio.

Barbara Berlusconi è stata chiara e diretta: non si chiude la porta a San Siro, ma la priorità è un nuovo impianto: Ritengo che per una società come il Milan uno stadio di proprietà sia fondamentale. San Siro ci lega ai ricordi più belli, nonostante questo il calcio cambia con rapidità ed è nostra volontà annunciare un passaggio di questo tipo. Ci vorrà ancora un lungo lavoro, stiamo analizzando numerose aree”.

Al primo posto, nei sogni del Milan, c’è la zona Fiera Milano, e la proposta consiste in: 50.000 posti, parcheggi e zone business seminterrati e acustica con pannelli fonoassorbenti esterni per convogliare i suoni all’interno. Un disegno ad ampio raggio, che comprende nell’affare anche l’acquisizione di locali commerciali e la demolizione dei padiglioni, per ottenere di circa 70.000 metri quadri, proprio di fronte alla sede di Casa Milan (zona Portello). L’idea del Milan, infatti, è quella di creare un quartiere tutto rossonero, una sorta di rifugio a cui tutti, tifosi e addetti ai lavori, sentano di appartenere. Purtroppo, non è così facile: serve l’avallo del Comune di Milano (per modificare il piano regolatore del vecchio polo fieristico) e il sì dei residenti.

Le altre piste sono in ribasso: quella di Rho è tramontata il 15 novembre (data di chiusura del bando per l’acquisizione dell’area); raffreddate anche le altre soluzioni in periferia.

Nuova, invece, l’opzione ex Dogana (rivelata oggi da QS): il compito di riqualificare l’area è nelle mani di Manfredi Catella, ad di Hines Italia, il cui padre, in passato, ha lavorato con Silvio Berlusconi, mantenendo quindi buoni rapporti. Catella avrebbe già parlato con i rossoneri, e sarebbe disposto a trovare potenziali investitori per il nuovo progetto.

Qualunque sia la zona prescelta, comunque, bisogna trovare finanziatori, essendo investimenti di portata abnorme. In questo senso, Fly Emirates sarebbe pronta a un’ulteriore collaborazione: “Tutto è possibile – ha dichiarato oggi Tim Clark ( chief executive officer della compagnia aerea)-. Se ci sarà un appalto per questo, sicuramente anche Emirates farà parte degli offerenti“.

Il Milan vuole tornare al passo coi tempi, ed è pronto a grandi cambiamenti. Barbara ha le idee chiare, chiarissime: il nuovo stadio, presto o tardi, si farà. (Foto: AcMilan.com)

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