Lucido e pungente. Cristian Zapata, difensore del Milan, alza la voce senza eccessi nell’intervista concessa stamane ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Per Inzaghi, diversi “regali”…
Sulla sua gestione: “Per tornare ad alti livelli avrei bisogno di continuità, che ora mi manca. E’ difficile gestire una situazione in cui magari giochi bene una partita senza certezza di esserci la volta dopo. Avrei bisogno di fiducia, anche se mi rendo conto che gestire 28 persone è dura”.
Le sofferenza del colombiano: “Inzaghi sta facendo bene. Ovviamente ha tante cose da migliorare, come tutti noi, ma ce la sta mettendo tutta per portarci di nuovo in alto. Io spero di tornare presto a essere titolare fisso, perché con la discontinuità è difficile trovare il ritmo. Dobbiamo ricominciare subito a vincere, perché solo vincendo si torna in Champions. Il derby è stato un’occasione sprecata, siamo tristi per com’è andata. Comunque non si vince più anche perché per una squadra come il Milan non fare risultato equivale ad avere molta pressione addosso. E non si va in campo tranquilli”.
Su Allegri: “Mi è spiaciuto moltissimo averlo visto andare via dal Milan. Quando sono arrivato qui mi ha aiutato tanto, passare dalla provincia a una big non è semplice. E’ un grande allenatore che a mio parere avrebbe ancora potuto fare buone cose in rossonero. Diciamo che il post-Allegri per me non è andato molto bene…”.
Sulla difesa: “Abbiamo trovato difficoltà anche perché si è cambiato molto giocatori e moduli. Per me il sistema con cui siamo più pericolosi è il 4-3-3. Le difficoltà difensive? La retroguardia non è quasi mai stata la stessa e quando cambi spesso uomini è difficile trovare l’equilibrio. Abbiamo preso tanti gol perché la coppia centrale è cambiata tante volte. Io stesso so di aver fatto alcune prove negative. Col Palermo ad esempio è andato tutto male. So che devo dimostrare ancora tanto, ma non ho dubbi sulle mie qualità. Mexes? Io e lui ci capiamo al volo. Era triste vederlo fuori: ha tanta qualità e esperienza, non mi so spiegare tutte quelle panchine”.
Su Torres: “Fernando è uno che dà una mano, lotta e corre. Balotelli invece andava un po’ per conto suo. Si lavora bene anche senza di lui”. Su Rami terzino: “Vedere Rami terzino è stato strano, lui che è grande e grosso. Ma ha fatto bene”. E De Sciglio: “Mattia non deve preoccuparsi, nel calcio capita di non essere al top”.
Infine l’Udinese, prossimo avversario in campionato ed ex squadra di Zapata. Il pericolo numero uno si chiama Di Natale: “El Loco (il pazzo, ndr) è un fenomeno. Ogni palla che tocca è gol. La ricetta è semplice: evitare di fargliele arrivare”.
This post was last modified on 27 Novembre 2014 - 12:53