Nell’incontro valido per il posticipo domenicale della decima giornata di campionato, il Milan affronta a San Siro il Palermo di Iachini. Nonostante mercoledì sera abbiano sconfitto il Chievo, grazie a un gol di Rigoni, squalificato contro il Diavolo, i rosanero navigano in acque piuttosto agitate, al quattordicesimo posto della classifica, insieme al Cagliari, con nove punti all’attivo (due vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte), tre in più rispetto al Cesena, al momento terzultimo. Insomma, com’era prevedibile che fosse, i siciliani sono coinvolti nella lotta per non retrocedere. Contro il Milan, faranno il possibile per vendere cara la pelle, ma, per lo meno sulla carta, partono sfavoriti. In ogni caso, sottovalutarli sarebbe un grave errore.
Punto di forza: la coppia d’attacco.
Il Palermo presenta un tandem offensivo di tutto rispetto che, domenica sera, dovrebbe essere composto da Dybala e Vazquez. Il primo è dotato di rapidità e cambio di passo, difende bene il pallone, sa lavorare per la squadra, è abile nel dribbling e nello stretto ed bravo a esaltarsi e a colpire in presenza di spazi, mentre il secondo è meno veloce ma assicura qualità balistiche, intelligenza tattica, estro, fantasia ed efficacia nello sfruttare le seconde palle a propria disposizione. Se il Milan concedesse occasioni, in particolar modo in contropiede, i due attaccanti del Palermo potrebbero risultare letali, anche perché sanno essere precisi sotto porta e coprire la palla, in modo tale da fare salire la squadra e creare spazi per i compagni. Pericoloso e promettente è anche Andrea Belotti, centravanti che dovrebbe partire dalla panchina ma che annovera nel proprio repertorio qualità da contropiedista, senso del gol e movimenti da prima punta. Movimenti da prima punta che Dybala e Vazquez, che rispetto a Belotti sono più tecnici, non sempre eseguono al meglio. In ogni caso, malgrado a volte si esprimano a corrente alternata, gli attaccanti del Palermo sono in grado di rendersi pericolosi. Guai a sottovalutarli e a concedere loro occasioni e azioni di contropiede.
Punto debole: poca interdizione; fascia sinistra.
La linea mediana del Palermo è formata da giocatori che, per caratteristiche, non si completano appieno e che al momento faticano a trovare continuità di rendimento. Bolzoni è un corridore in possesso di un buon fisico, ma non sempre rende al meglio, tanto che a volte viene meno nello scontro a metà campo, perde palloni semplici e si inserisce con troppa veemenza e con poca concretezza, scoprendo la posizione di competenza e non effettuando in maniera completa la fase difensiva. L’altra incognita è rappresentata da Enzo Maresca, giocatore di grande esperienza e duttilità, che ha però già tagliato il traguardo dei trentaquattro anni e che, pur avendo qualità tecniche e i tempi degli inserimenti, fatica nell’interdizione e nei contrasti. L’unico incontrista a tempo pieno della compagine di Iachini è Barreto che, quando in forma, assicura sostanza, protezione alla difesa e incursioni. Troppo poco, un solo mediano (sicuro) di rottura su tre, per una squadra che mira alla salvezza. Un altro problema del Palermo è la fascia sinistra, reparto composto da uomini dinamici e propensi a proporsi in avanti con regolarità, ma deboli sotto l’aspetto fisico e in fase di non possesso, a dir poco vulnerabili se puntati e spesso assenti quando chiamati a coprire.
Giocatore chiave: Paulo Dybala.
La punta classe ’92 assicura velocità, imprevedibilità, cambio di passo, polmoni, grinta, movimento a volontà e abilità da contropiedista. E’ uno tra i rosanero più in forma e pericolosi. La sua rapidità e la sua resistenza, sul lungo andare, accompagnate da un tasso tecnico abbastanza elevato, potrebbero permettere al Palermo di tentare il colpaccio. E’ vietato concedergli varchi, occasioni e azioni di rimessa. Sebbene non sempre sia lucido al punto giusto, se non curato con la giusta attenzione, potrebbe essere una mina vagante e colpire.