E’ la partita della verità, è la partita che può cambiare le sorti della nostra stagione, è la partita che può dire se i nostri, reduci da quattro incontri senza vittorie e al momento scivolati fuori dalla zona Europa, siano in grado di alzare la testa, di tornare nella parte alta della classifica e di reggere la pressione provocata dai big matches: è il derby della Madonnina, la stracittadina per eccellenza, è Milan contro Inter.
A meno di ventiquattro ore dalla grande sfida, valida per la dodicesima giornata di campionato, Mister Inzaghi è costretto a fare a meno di Ignazio Abate, Nigel De Jong e Alex, tutti e tre ai box per infortunio e nemmeno convocati, mentre recupera un Montolivo ancora fuori condizione. Ne consegue che, per il tecnico rossonero, per lo meno per quanto riguarda il pacchetto arretrato, le scelte siano quasi obbligate. Tra i pali, spazio a Diego Lopez, con Abbiati costretto a seguire il match dalla panchina. In difesa, la fascia sinistra sarà presidiata da De Sciglio, mentre i due centrali saranno, con ogni probabilità, Philippe Mexes e Cristian Zapata. Sulla corsia di destra, dovrebbe invece agire Adil Rami, che già al Valencia aveva ricoperto la posizione di terzino destro e che dovrebbe quindi essere preferito ad Andrea Poli. Andrea Poli che, per lo meno al momento, non dovrebbe figurare nell’undici di partenza. Pippo Inzaghi è infatti intenzionato a proporre un 4-2-3-1, scomponibile in fase di copertura in un 4-4-1-1, con Michael Essien e Sulley Muntari a fare da frangiflutti davanti alla difesa. Stephan El Shaarawy verrà riproposto nella posizione di esterno sinistro d’attacco, ruolo in cui si esprime al meglio, mentre sull’ala destra Jack Bonaventura dovrebbe scendere in campo al posto di un Honda che, nelle ultime uscite, era apparso stanco e scarico. Al centro dell’attacco, verrà schierato di nuovo Fernando Torres, ispirato al meglio (si spera) da un Jeremy Menez incaricato di fungere da trequartista centrale.
In casa Inter, Roberto Mancini, subentrato venerdì scorso a Walter Mazzarri, dovrebbe disporre i suoi uomini con un 4-3-1-2 dinamico e aggressivo. In porta, confermato Samir Handanovic, uno tra gli estremi difensori più forti in circolazione. Il quartetto arretrato, a meno che il tecnico di Jesi non voglia proporre Vidic al centro della difesa e Juan Jesus terzino destro bloccato (al posto dell’infortunato Jonathan), con conseguente esclusione di uno tra Nagatomo e Dodò, dovrebbe essere formato da Nagatomo, Ranocchia, Juan Jesus e Dodò. A centrocampo, dal momento che mancherà lo squalificato Medel, dovrebbero agire Fredy Guarin, Yann M’Vila e Zdravko Kuzmanovic che, in queste ultime ore, avrebbe superato Obi nel ballottaggio per una maglia da titolare. Panchina in vista per Hernanes che, pur essendo tornato in gruppo a inizio settimana, non ha ancora i novanta minuti nelle gambe. Le due punte saranno invece Rodrigo Palacio e Mauro Icardi, ispirati e coordinati da Mateo Kovacic, che ricoprirà il ruolo di trequartista (o vertice alto del rombo di centrocampo).
Milan (4-2-3-1): Diego Lopez; Rami, Zapata, Mexes, De Sciglio; Essien, Muntari; Bonaventura, Menez, El Shaarawy; Torres.
A disposizione: Abbiati, Agazzi, Armero, Albertazzi, Zaccardo, Poli, Montolivo, Saponara, Van Ginkel, Niang, Honda, Pazzini.
Squalificato: Bonera.
Indisponibili: Abate, De Jong, Alex.
Inter (4-3-1-2): Handanovic; Nagatomo, Juan Jesus, Ranocchia, Dodò; Guarin, M’Vila, Kuzmanovic; Kovacic; Palacio, Icardi.
A disposizione: Carrizo, Berni, Andreolli, Campagnaro, Donkor, D’Ambrosio, Vidic, Krhin, Hernanes, Obi, Osvaldo, Bonazzoli.
Squalificato: Medel.
Indisponibili: Jonathan, M’Baye.