Attacco%2C+si+pu%C3%B2+dare+di+pi%C3%B9%3A+gioie+e+dolori+nel+derby%2C+le+obiezioni%26%238230%3B
spaziomilanit
/2014/11/milan_derby_analisi_attacco/amp/

Attacco, si può dare di più: gioie e dolori nel derby, le obiezioni…

“Quando sei all’inferno solo il Diavolo può salvarti”. Mai parole furono più profetiche. Poteva essere la gara del ritorno alla vittoria, doveva essere la partita della svolta. Invece il derby si è rivelato amaro per il Milan, che non va oltre l’1-1 contro la nuova Inter di Roberto Mancini. L’attacco milanista ha regalato gioie e dolori a Filippo Inzaghi, che avrà da lavorare per preparare la sfida con l’Udinese della prossima settimana. Oltre alla rete segnata, Menez ha giocato una gara più che sufficiente nonostante i soliti alti e bassi. Il francese non riesce più a trovare la costanza delle prime giornate di campionato.

Un interprete del derby che non ha certamente brillato è Fernando Torres. Lo spagnolo era chiamato ad una gara impeccabile, non poteva assolutamente sprecare un occasione simile. Mai incisivo, remissivo in area nerazzurra e avulso dalla manovra offensiva del Milan. Ora i minuti in campo sono molti, ma i gol continuano a mancare. Buone le prove di Bonaventura ed El Shaarawy. Il numero 92 rossonero, oltre all’assist decisivo per Menez in occasione della rete del vantaggio, si è mosso tanto con continuità ed efficacia. Uno dei pochi a riuscire a saltare l’uomo, peccato per il brutto errore davanti alla porta di Handanovic che peserà come un macigno nella testa del Faraone. A dimostrarlo, l’errore solo otto minuti più tardi su assist di Bonaventura.

Proprio Jack ha corso per novanta minuti senza mai fermarsi. Bravo a supportare l’attacco, puntuale e preciso in fase di ripiegatura. Con la palla tra i piedi, sforna buone giocate e mette puntualmente in difficoltà la difesa nerazzurra. Qualità e quantità da vendere per il numero 28 milanista. Honda, poi, è entrato in campo con la giusta aggressività e determinazione, saltando più volte il proprio marcatore, proponendo cross e giocate interessanti. Nel complesso, una prova al di sotto del massimo potenziale possibile presente nel reparto offensivo. E non è la prima volta. Si può dare di più.

This post was last modified on 25 Novembre 2014 - 21:00

Share
Published by
redazione