I numeri servono per fare paragoni, non per forza a bocciare qualcuno o qualcosa. Dopo 12 giornate Inzaghi ha conquistato 18 punti, Seedorf, sottolinea Tuttosport… 20. I conti non tornano. La stagione 2014/2015 fino adesso ha prodotto un bottino povero se misurato alle avversarie affrontate, insufficiente a lottare davvero per la zona Champions.
Ma quello che colpisce di più, spiega il quotidiano, sono la situazione societaria e l’aria di Milanello, completamente opposte rispetto alla gestione dell’olandese; anche di Allegri, ma con meno differenze. A maggior ragione visto il rendimento peggiore rispetto all’anno scorso, almeno al momento. SuperPippo gode del sostegno di tutti, ha la squadra in mano e Berlusconi con lui si è speso in prima persona come non succedeva da anni. Ma la classifica nasconde diversi problemi. Basta leggerla: Milan (ancora) al settimo posto. Insomma, ribadiscono da Torino, Seedorf aveva un passo migliore, quasi da terzo posto, l’esonero deciso dal club di via Aldo Rossi non sta producendo il famoso salto di qualità.
Inzaghi: 4 successi, 6 pareggi e 2 sconfitte, 21 gol fatti e 17 subiti. Seedorf: 6 successi, 2 pareggi e 4 sconfitte, 16 gol fatti e 13 subiti. Le statistiche hanno sempre un valore, ma da sole non bastano. Inzaghi deve avere giustamente più tempo per essere giudicato, ma da qui fino alla sosta invernale ha bisogno di vincere e trovare la formula magica per fare rendere al massimo questo Milan.
This post was last modified on 26 Novembre 2014 - 18:16