E’ un’Inter grintosa e motivata, quella che si presenterà a San Siro in occasione del derby, incontro valido per il posticipo domenicale della dodicesima giornata di Serie A. I nerazzurri, che nell’ultima gara di campionato erano stati raggiunti in extremis dal Verona, hanno cambiato guida tecnica e faranno il possibile per aprire la seconda era di Mancini, intenzionato a schierare i suoi uomini con un 4-3-1-2 compatto e dinamico, con il piede giusto, cioè con una vittoria. Determinazione, intensità e aggressività. Saranno questi i tre dogmi dell’Inter che, per rientrare nella corsa verso un posto in Europa, farà il possibile per mettere in scena una grande prestazione.
Punti di forza: coppia d’attacco; trequarti.
E’ l’attacco il reparto nerazzurro con maggiori potenzialità. Roberto Mancini può infatti fare affidamento su un bomber del calibro di Mauro Icardi, centravanti che nella stagione in corso ha segnato undici gol in sedici partite, forte sotto l’aspetto fisico e tecnico, bravo a smarcarsi e a muoversi senza palla e spietato sotto porta. Ma non finisce qui. Icardi verrà affiancato da Rodrigo Palacio che, malgrado non quest’anno non sia ancora andato in gol, è un attaccante furbo e tecnico, in grado di realizzare gol importanti e di non fallire gli appuntamenti che contano. Guai a sottovalutarlo. Infine, attenzione anche a Pablo Osvaldo, dotato di fisicità, abilità nel difendere palla e fare salire la squadra e forte di testa: qualora entrasse in campo, potrebbe essere capace di rendersi pericoloso. Occhio all’attacco nerazzurro, caro Diavolo. Attacco nerazzurro che potrebbe essere ispirato al meglio da Mateo Kovacic che, nella posizione di trequartista, potrebbe mettere in circolo le sue caratteristiche migliori, qualità balistiche e inventiva in primis, e potrebbe risultare decisivo e fondamentale.
Punti deboli: i terzini.
Le note dolenti dell’Inter, per lo meno sulla carta, sono rappresentate dai difensori laterali. Salvo colpi di scena, sulle fasce, i nerazzurri dovrebbero giocare con Nagatomo e Dodò. Questi ultimi corrono molto e si propongono in avanti con regolarità, ma non sempre effettuano cross precisi e interessanti, mentre evidenziano gravi lacune riguardanti la fisicità, il senso della posizione e la fase difensiva. Già, malgrado spingano con continuità, i terzini dell’Inter lasciano spesso scoperta la corsia di competenza, concedendo di conseguenza spazio agli avversari, e faticano in maniera eccessiva nell’arginare gli uno contro uno. Puntati da dirimpettai tecnici e decisi, vanno in subbuglio e rischiano di essere superati con troppa facilità, anche perché risultano spesso inconsistenti dal punto di vista fisico. Insomma, in determinate situazioni, specie quando chiamati a coprire, commettono gravi ingenuità, mettendo in allarme l’intero reparto arretrato e minando gli equilibri e la solidità della squadra. Tasti dolenti. Approfittarne.
Giocatore chiave: Mauro Icardi.
Centravanti vecchio stampo, rapace d’area completo e in grado di scardinare qualsiasi difesa, l’argentino ha tutte le carte in regola per rappresentare l’uomo derby. La difesa rossonera dovrà fare attenzione ai suoi movimenti: lasciarlo libero, anche per pochi istanti, potrebbe essere fatale. Sì, perché Icardi sa segnare in tutti i modi e in ogni circostanza. Provare per credere. Incubo numero uno.