Giù le mani da Diego!

Il numero 1 è da sempre un ruolo complicato e difficile, forse al Milan ancora di più, almeno nell’era berlusconiana: il presidente infatti non ha mai voluto spendere più di tanto per il portiere.

In estate però è arrivato dal Real Madrid, accompagnato da grandi proclami, Diego Lopez che negli ultimi due campionati aveva tolto il posto a sua maestà Iker Casillas. Lo spagnolo è stato preso per fare il titolare . Nelle prime due partite della stagione infatti gioca lui, contro la Lazio, grande esordio con il rigore parato a Candreva, e contro il Parma dove è protagonista di quel liscio tragicomico, nel quale prende gol e si stira la gamba. Durante la sua assenza arrivano le prime critiche che sono tornate anche dopo l’ultima gara contro la Sampdoria. La maggior parte delle perplessità dei tifosi, poche in confronto agli elogi, sono contro le sue uscite e la sua capacità errata di leggere i cross. Troppo severe, Diego Lopez ha dimostrato, soprattutto contro il Palermo in cui ha evitato una goleada, di essere un grande portiere, un numero uno serio e affidabile, uno di quelli che oltre a parare il parabile, spesso compie anche un lavoro extra, salvando le gare e garantendo punti in più alla fine dell’anno. Non a caso a Madrid molti lo rimpiangono.

Il posto da titolare non è in discussione, Inzaghi dopo l’infortunio era indeciso perché Abbiati aveva risposto alla grande a Verona, ma il primo portiere è indiscutibilmente l’ex blancos. Avere due estremi difensori di assoluta qualità e affidabilità non può che essere positivo, visto anche la fragilità difensiva di questo Milan. Giù le mani da Diego quindi, stima e fiducia non mancano, adesso per entrare definitivamente nel cuore dei tifosi deve tirare giù la saracinesca nella gara più sentita, contro gli attacchi del biscione nerazzurro.

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