Il tifoso spesso, si sa, ha una facilità estrema a cambiare opinione su un componente della sua squadra del cuore, è il primo a criticare quando le cose non vanno come dovrebbero ed il primo ad esaltarsi quando arrivano i risultati. Troppo di frequente, però, succede che dalla poltrona di casa, da dietro un pc, o dagli spalti dello stadio, si arrivi con troppo facilità ad esprimere dei giudizi. In quest’ultimo periodo il tifoso rossonero è passato in maniera un po’ troppo affrettata dall’elogiare il nuovo corso rossonero targato Pippo Inzaghi, al pessimismo cosmico su una squadra che ha ottenuto solo tre punti nelle ultime quattro partite. Un ruolino di marcia deludente certo, spesso condito anche da un gioco un po’ troppo approssimativo e una fase difensiva piena di grossolani errori, ma il tutto ci sembra un po’ poco per giustificare il San Siro desolatamente vuoto delle ultime partite.
Ingenerose, per esempio, ci appaiono in queste ultime ore le critiche che stanno arrivando nei confronti del portiere spagnolo Diego Lopez. Qualcuno si chiede il motivo del suo arrivo, altri continuano a preferirgli Christian Abbiati, altri ancora pensano che 2.5 milioni di euro all’anno per un 32enne siano comunque troppi, al di là delle sue prestazioni in campo. Eppure, l’estremo difensore ex Real Madrid, nelle sue quattro uscite stagionali ha davvero poche colpe sui gol presi. Sono nove, quasi due a match, e sembrano essere un po’ troppe, ma a parte nella rocambolesca vittoria di Parma, il portiere iberico ha sempre offerto prestazioni maiuscole, meritando voti ben al di sopra della sufficienza.
Se gli attestati di stima di José Mourinho e Carletto Ancelotti (che spesso lo preferivano ad uno come Iker Casillas), non sono abbastanza per giustificare l’ingaggio del giocatore, le parate e i miracoli in campo dovrebbero essere un ottimo biglietto da visita. Il rigore parato a Candreva nell’esordio stagionale contro la Lazio, i continui salvataggi su Vasquez e Dybala contro il Palermo (in una gara che con un altro portiere sarebbe potuta finire con un passivo umiliante per i rossoneri), la sicurezza mostrata contro la Samp. Il derby potrà servirgli a dimostrare ancora di più il suo valore e sarà l’occasione per convincere tutti, ma ritenerlo non all’altezza e invocare il ritorno tra i pali di Abbiati, ci sembra quantomeno bizzarro.