Quando parli di derby pensi anche a lui: Cesare Maldini. Era lui, infatti, sulla panchina del Milan nel leggendario 6-0 rifilato all’Inter nella stracittadina di ritorno della stagione 2000/2001. Oggi il buon Cesare si gode la famiglia, i nipoti in particolare, ma continua a dispensare consigli dall’esterno al giovane Pippo Inzaghi che ben conosce, avendolo allenato ai tempi della Nazionale al Mondiale di Francia ’98. “Era testardo, rimane testardo”, spiega in un’intervista esclusiva a SpazioMilan.it.
Un voto a questo Milan di Superpippo?
“Non è partito proprio bene, al contrario di quanto si è detto. Ha avuto difficoltà e, pur vincendo diverse partite, non ha ancora dimostrato grande forza”.
Eppure i punti sono arrivati…
“Si certo, ma non mi sembra ancora una squadra pronta a lottare per i primi posti. E’ una buona squadra con ampi margini di miglioramento”.
E la pagella di Inzaghi?
“Non ha commesso gravi errori. Ha sbagliato qualcosa, come è normale che sia. Tutto sommato, direi una buona pagella. L’importante è che la società creda in lui”.
Al contrario di Seedorf…
“Seedorf non aveva molta gente dalla sua parte. Per Pippo il discorso è diverso, poi lui è testardo. Quando si mette in testa qualcosa, va fino in fondo”.
Torres o Menez?
“Dovrei vederli tutti i giorni in campo a Milanello. Su Torres dico solo che bisogna avere pazienza, quale giocatore non ha avuto difficoltà nei primi mesi in Italia?”
Era meglio affrontare l’Inter di Mazzarri nel derby?
“E’ una gara sempre difficile per entrambe le squadre. Mi dispiace per Mazzarri perchè non sempre la colpa è degli allenatori. Probabilmente non gli avevano messo a disposizione una rosa all’altezza degli obiettivi”.
This post was last modified on 19 Novembre 2014 - 09:39