Presente negli studi di Antenna Tre, Giancarlo Capelli, meglio noto come “Il Barone”, storico capo ultrà della Curva Sud del Milan, ha parlato degli eventi accaduti fuori dalla stadio di Bergamo dopo Atalanta-Roma e del conseguente provvedimento adottato nei confronti dei tifosi atalantini (tre mesi di trasferte vietate): “Più c’è repressioni più c’è violenza. Probabilmente la causa scatenante è la tessera del tifoso ed eventi di questo genere sono frutto della reazione del tifo. Non so se queste persone facciano parte di un gruppo organizzato. Daspo di gruppo? Lo trovo senza senso”.
“Dialogo con società? Erano anni che non c’era dialogo, – continua il Barone -, invece con Barbara Berlusconi c’è stata un’apertura come lo si è visto dai tambuti all’interno di San Siro durante il derby. In questo senso, è stato positivo l’ingresso di Barbara in società. La vita della Curva? Oggi la tessera del tifoso ti limita, fare una trasferta oggi è diventato molto più difficile soprattutto se vediamo il costo dei biglietti. Ma siamo spinti dalla passione e non ci fermiano”.
“Dualismo in società? È evidente che il problema del Milan nasca da qui. La Curva da che parte sta? Non lo so… Io personalmente sto con Barbara, sono per i giovani e penso che Galliani abbia fatto il suo tempo”.
This post was last modified on 28 Novembre 2014 - 23:54