Finalmente Gianni Vio! Il tanto vituperato preparatore delle palle inattive è finalmente riuscito ad esprimere il suo lavoro sul campo. Da un po’ di tempo ci si chiedeva se fosse davvero utile il suo impiego nello staff di Filippo Inzaghi, tanto che in alcune gare dove è stato preso gol da palla inattiva in molti se la sono presa con lui: si sbagliavano. Il suo ruolo reale, infatti, si limita ai piazzati offensivi. Insomma, non si intende di fase difensiva.
L’unico momento in cui si è visto un lampo di Vio nel Milan è stata la punizione di Balotelli nel precampionato, da lì in poi solo la testa di Rami a Cesena ha verificato qualche segnale concreto. Ma poi… la Fiorentina. Il gol di De Jong prova a dimostrare l’efficienza del preparatore che sviluppa un piazzato lungo per la sponda decisiva, l’inserimento di De Jong è perfetto e lo stacco è vincente. Nonostante pare un’azione casuale i movimenti sono coordinati alla perfezione e la riuscita dello schema è valida. Lo stesso Zapata conferma a fine primo tempo che l’azione è stata studiata a lungo a Milanello durante gli allenamenti. Tuttavia bisogna comprendere il fatto che, essendo dei “colpi”, vanno dosati con parsimonia e sfruttati puntualmente, senza riproporli per più volte scadendo nello scontato e nel prevedibile.
Il fattore De Jong nei calci piazzati (ricordiamo il suo gol nel derby) potrebbe essere il quid che di tanto spunta grazie alla scarsa copertura che le difese gli riservano in tali circostanze, ma anche lì il dosaggio va curato alla perfezione. Di tutt’altra foggia potrebbero essere le situazioni coi vari Rami, Alex o Zapata, i quali potrebbero diventare fondamentali in situazioni di magra degli attaccanti.