Grazie al punticino (sofferto e preziosissimo) di Cagliari il Milan di Pippo Inzaghi agguanta la terza piazza, ma i problemi restano: altra partenza da incubo, il Milan nel primo tempo è stato letteralmente investito dai rossoblù, così come successe ad Empoli, la solita difesa e l’attacco che con i suoi gendarmi non riesce più ad incidere.
Il titolare della panchina rossonera è alla ricerca di certezze: Alex e Rami sembrano essere le pietre miliari alle quali aggrapparsi, ma ciò che emerge da queste prime nove giornate è l’incapacità di fondo di ovviare alle continue defezioni difensive, qualunque sia l’allestimento del pacchetto arretrato.
Il gol subito a Cagliari scaturisce da un atteggiamento poco diligente da parte di De Sciglio, disattento e pigro in occasione del taglio di Ibarbo, e da un errore di posizionamento di Rami, scavalcato dal filtrante di Sau e sorpreso alle spalle dall’attaccante rossoblu che di testa infila un Abbiati non certo impeccabile in uscita. Se consideriamo poi la dose massiccia di occasioni concesse al Cagliari: il prodigio di Rami sul tiro a porta vuota dello stesso Ibarbo dopo pochi minuti e il salvataggio di Abbiati sulla conclusione ravvicinata di Sau, nel primo tempo, il palo di Conti e il miracolo di Abbiati con i piedi su deviazione di Farias, nella ripresa, i segnali cominciano ad essere preoccupanti.
Quanto ad atteggiamento difensivo, un deciso passo indietro rispetto alle partite contro Fiorentina e Verona: la costante sono i gol, puntualmente, incassati. Contro la Viola, la distanza tra il centrocampo e la difesa non ha permesso ai difensori di chiudere su Ilicic, al Bentegodi, come come contro la Lazio, un vistoso calo di concentrazione sul 3-0 ha rischiato di incendiare i minuti finali. Partite parallele. Cesena, Empoli, Cagliari: partenze da incubo. Lazio, Parma, Verona: hanno evidenziato limiti strutturali, e di tenuta, evidenti.
Urge porre rimedio: in Italia si vince con la difesa. Il Milan ha insegnato l’allineamento difensivo per anni, Pippo Inzaghi dovrà (ri)partire dal blocco dei “Magnifici 5”, Abate, Alex, Rami, Zapata e De Sciglio, per cercare di edificare le proprie certezze e consolidare i meccanismi difensivi: senza una difesa rigorosa, il Milan ha incassato il triplo dei gol di Juve e Roma, non è pensabile ambire a posizioni di vertice. L’entusiasmo di Inzaghi è stato fondamentale per ripartire, l’attenzione e la diligenza difensiva dovranno essere il prossimo step per tornare ad essere (veramente) competitivi.
This post was last modified on 30 Ottobre 2014 - 23:03