Inzaghi l’arrangia Milan. Queste la linea guida del focus rossonero di stamane de La Gazzetta dello Sport, dopo il successo di San Siro contro il Chievo (2-0).
Dalle conferme di Honda, un giocatore nuovo di zecca, e Menez, se non è il miglior in campo poco ci manca, alle prestazioni di De Sciglio e Abate, tornati a spingere insieme con profitto, arma in più moderna. L’attacco ieri sera ha ripreso a funzionare con classe ed eleganza, rimane il migliore del campionato ma c’è da sottolineare la prova incolore di Torres. La difesa non ha preso gol (non succedeva dal derby del 4 maggio scorso), ma ha palesato ancora diverse e profonde debolezze da dover sistemare per soffrire e rischiare di meno.
Ma se il Milan è riuscito a tornare al successo, secondo la Rosea è stato decisivo il cambio di modulo in corso d’opera. 4-2-3-1, per l’occasione, con Bonaventura più avanzato, la mossa giusta per arginare il Chievo e comandare il gioco sulle fasce: cross, incursioni e conclusioni. Lì ha avuto origine tutto, positivissimo infine l’ingresso in campo di El Shaarawy, che ha alleggerito il peso offensivo e contribuito a “sistemare” l’avversario.
This post was last modified on 5 Ottobre 2014 - 14:45