Dalla doppia trasferta di Empoli e Cesena emerge un ulteriore dato preoccupante: il Milan non regge i 90′ dal punto di vista fisico, un problema che penalizza, soprattutto, la compattezza di squadra. Contro l’Empoli, dopo aver regalato 40′ agli uomini di Sarri, i rossoneri sono riusciti a rimediare grazie alla qualità degli interpreti offensivi, senza riuscire nella ripresa ad affondare il colpo decisivo. A Cesena, dopo un bel primo tempo caratterizzato da una manovra offensiva frizzante e ricca di spunti personali, il Milan nei secondi 45′ non ha più avuto la forza necessaria per provare a vincere la partita.
Esaurita la spinta propulsiva dei vari Menez, Honda, Bonaventura e Abate, il Milan non riesce più ad essere pericoloso: una constatazione allarmante che denota una carenza di trama. Pippo Inzaghi dovrà cercare di dipingere a Milanello un’idea di gioco che consenta al Milan di sviluppare azioni offensive che non dipendano unicamente da giocate individuali, ma che siano in grado di esaltare le qualità degli interpreti.
In attesa che il titolare della panchina rossonera corregga l’assetto della squadra, permangono perplessità in merito la condizione fisica dei rossoneri. Soprattutto alla luce di due aspetti: in primis, il Milan quest’anno è esente da impegni internazionali. In secondo luogo, con il ritorno di Tognaccini la preparazione atletica a Milanello è letteralmente cambiata: meno carico di lavoro, più qualità degli esercizi. Questo ha consentito una diminuzione significativa degli infortuni muscolari rispetto agli ultimi anni, i casi Diego Lopez e Alex (entrambi a Parma) rientrano perfettamente nella norma.
Pippo Inzaghi ci tiene molto, ma per ora la cosiddetta questione fisica a Milanello è tutt’altro che risolta e comincia a destare, con leggero ritardo, qualche preoccupazione: le uniche due vittorie consecutive sono arrivate a distanza di quindici giorni.
This post was last modified on 2 Ottobre 2014 - 10:04