Il suo Milan non è andato oltre l’1-1 casalingo contro la Fiorentina. Pippo Inzaghi al termine del match ha analizzato gli aspetti più importanti della sfida di San Siro contro i toscani di Montella
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“Deluso? Assolutamente no, sono molto felice. Essercela giocata con la Fiorentina, che è una grande squadra e sin dall’inizio è tra le candidate per il terzo posto,è un grande passo in avanti. Di certo c’è amarezza, perchè siamo andati in vantaggio, abbiamo sfiorato il 2-0 con Menez, poi abbiamo preso gol sull’unico tiro in porta: Abbiati non ha fatto una parata. Accettiamo il verdetto del campo, ora pensiamo al match di mercoledì a Cagliari che non è semplice. Terzo posto? Non dobbiamo fare proclami, pensiamo partita dopo partita, sarebbe stato bello vincere la terza partita, ci siamo andati vicini, abbiamo rischiato poco, anzi credo che abbiamo fatto la migliore partita a livello difensivo, perciò ci sono tanti motivi per essere felici, abbiamo preso gol su un disimpegno sbagliato. Torres? Bisogna dargli un pò di tranquillità e tempo. Viene due anni che ha giocato poco, ha fatto buone gare e stasera ho puntato su Menez che ha fatto una buona gara, poi ha giocato solo un quarto d’ora e ha dato tutto. Dobbiamo migliorare nella costruzione di gioco, facciamo il massimo con quello che abbiamo, i ragazzi ce la mettono tutta anche durante la settimana. Stasera fatto il massimo, continiuamo a lottare e crescere, ci vuole del tempo, piano piano cercheremo di tornare grandi. Nessuno avrebbe scommesso che a questo punto saremmo stati attaccati al terzo posto, sopra Inter, Napoli e Fiorentina, quindi siamo molto soddisfatti, ma anche io so che possiamo migliorare ancora“.
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“Abbiamo fatto, credo, una buona partita, dovevamo solo essere bravi a chiuderla all’inizio del secondo tempo. Peccato perché il gol della Fiorentina è arrivato su un nostro disimpegno sbagliato. La Fiorentina erano 3 anni che vinceva a San Siro, credo che oggi abbia trovato una squadra diversa. Quando devi lasciar fuori uno tra Torres e Menez diventa difficile, così come la scelta tra Rami e Zapata. Questa partita ci rafforza, soprattutto considerando da dove siam partiti. Il campionato è lungo, sapevamo della forza della Fiorentina e con Gomez e Rossi è una squadra da scudetto. Il Milan deve migliorare, ma lo spirito è giusto. Il presidente è dovuto andare via prima e quindi non so cosa pensa, ma credo che sia contento per quanto messo in campo dai ragazzi. Con Montella abbiamo solo scherzato, siamo due allenatori giovani e c’è soddisfazione da parte nostra per il fatto di sedere su due panchina prestigiose. C’è da migliorare tanto, ma oggi, ad esempio, abbiamo migliorato la fase difensiva, non era semplice affrontare Cuadrado e Babacar. Lavoro con questi ragazzi solo da pochi mesi, le cose miglioreranno. Nel gol loro abbiamo sbagliato nel non accorciare velocemente, credo che la stanchezza abbia giocato un ruolo importante. Dalla panchina non ho mai avuto la sensazione che loro potessero pareggiare. Siamo il miglior attacco del campionato e credo che qualcosa di buono avanti lo stiam facendo. Ho l’imbarazzo della scelta in attacco ed ogni domenica si rimpiangerà sempre che resta fuori. A me il compito di trovare la situazione migliore partita per partita“.
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“C’è un po’ di rammarico quando vai avanti e hai altre occasioni per chiudere, ma comunque sono contento. Siamo stati bravi dietro, abbiamo concesso poco, ma abbiamo sbagliato nel disimpegno in occasione del gol. A quel punto ci è diventato difficile vincere la partita. Dobbiamo comunque rimanere sereni, perché penso che siamo in crescita. Non posso rimproverare nulla alla squadra, che ha detto tutto contro una Fiorentina che da tre anni vinceva qui. Ora siamo all’altezza di tutti e questo è il primo passo importante. Non mi va di imputare niente a questi ragazzi, ma ora dobbiamo recuperare l’energia perché mercoledì andiamo a Cagliari”.