Da un vero a un falso nove: Pippo in conflitto con il suo passato

Da prima punta a prima punta. Da Inzaghi ai suoi numeri nove. Sembra paradossale come uno dei più grandi centravanti della storia del calcio, quale è Filippo Inzaghi, nella sua carriera di allenatore, seppur allo stadio iniziale, stia avendo i migliori risultati in termini di gioco senza l’attaccante d’area nel suo schieramento. Il “falso nueve”, come hanno ridefinito il tridente con la punta atipica, è attualmente il modulo che ha più saputo far divertire i tifosi e portare alla vittoria i rossoneri nelle prime giornate di campionato.

Così i vari Torres e Pazzini potrebbero iniziare a preoccuparsi. Al di là dei vari infortuni delle diverse mezzepunte in rosa, pare che i due veri centravanti non riusciranno a trovare molto spazio con Super Pippo in panchina. I discorsi vanno, però, separati: se per Fernando Torres nel discorso delle sue presenze possono inserirsi anche motivi di immagine e marketing per un giocatore dal forte appeal sui tifosi, per Giampaolo Pazzini sarà dura dimostrare che questo Milan ha bisogno di lui. Il gioco sulle fasce utile ai movimenti e ai gol del Pazzo non rientrano negli schemi di Inazghi e per questo motivo si stanno già sentendo alcune voci di mercato.

Infatti, lo scenario che si prospetta è proprio quello di un Giampaolo Pazzini lontano da Milano in cerca di fortune altrove, in una squadra magari non di prim’ordine, ma che gli possa garantire un certo numero di presenze e un gioco finalizzato alle sue realizzazioni. Inzaghi, qualora dovesse partire Pazzini, si ritroverebbe con una sola punta di ruolo e dovrebbe chiedere per completare la rosa un sostituto valido a Torres, sicuramente senza garantirgli alcuna maglia. Ci sarà qualcuno disposto a fare la punta da panchina?

Gestione cookie