Riposo, lingua e posizione: sono i tre segreti della rinascita di Keisuke Honda, indubbiamente la migliore espressione del Milan nelle prime sei giornate di campionato. La Gazzetta dello Sport in edicola quest’oggi analizza i motivi di una tale rinascita, con un giocatore che lo scorso anno sembrava un corpo avulso nello scacchiere rossonero, mentre quest’anno è diventato praticamente impossibile rinunciarvi. Innanzitutto c’è stata per lui la possibilità di riposarsi: il brutto Mondiale disputato dal suo Giappone gli ha permesso, infatti, di ricaricare le pile dopo anni vissuti senza praticamente mai staccare la spina e di iniziare la preparazione al pari dei compagni di squadra.
L’ex CSKA, poi, ha finalmente potuto stringere un bel rapporto con tutti i compagni di squadra, e questo è dovuto alla sua grande abilità nell’imparare in tempi brevi l’italiano, ma del resto da una persona seria come lui non ci si poteva aspettare altrimenti.
In ultimo, ma non per importanza, la posizione in campo: nonostante sia nato come trequartista, Honda ha trovato la perfezione tattica partendo da destra, da dove può accentrarsi per caricare il suo micidiale sinistro. Ora il giapponese partirà per il Giappone con la testa sgombra dai problemi e con la consapevolezza di essere diventato un ingranaggio essenziale nella nuova macchina rossonera guidata da Filippo Inzaghi.