Non solo parole, l’attesa per Verona, le scelte di formazione e la programmazione del mercato. A Milanello si nascondono quelli che, stamane, La Gazzetta dello Sport definisce i quattro fantasmi rossoneri: Mexes, Pazzini, Armero e Niang. Diverse le cause, unica la somiglianza: il non giocare, o giocare pochissimo.
Quello del difensore francese è il caso principale, il più dannoso. I rossoneri sembra gli stiano facendo pagare la sua resistenza alla cessione nello scorso mercato. Mexes, legittimamente, ha rifiutato le proposte, non molte, volendo raggiungere la normale scadenza del contratto (giugno 2015). Decisione saggia ed invidiabile visto che guadagna 4 milioni netti di euro: è il più pagato, al pari di Torres, ma non è mai sceso in campo, nemmeno un secondo. Inzaghi non lo vede, anche se a Milanello Mexes non manca mai e sta lavorando bene. In una difesa imperfetta, perché non provarlo? Il Pazzo invece non riesce nemmeno più ad essere l’uomo dell’emergenza, in attacco lo spazio c’è ma non per lui (solo 35 minuti). Armero paga una condizione tattica, non dà garanzie a livello difensivo e le sue caratteristiche si sposano a fatica con il modulo. Niang, infine, dopo un’estate brillante è tornato ai margini: probabile il prestito a gennaio.
Senza Coppe, i 28 giocatori a disposizione di Inzaghi, si interroga la Rosea, sono un rischioso eccesso. Un bel problema di gestione, impossibile accontentare tutti. Ma in questo Milan il posto sicuro non c’è (vedi El Shaarawy), la pazienza consegnerà almeno un’occasione.