A Verona per rialzare la cresta

Titolare dopo un mese, il Faraone può finalmente rialzare la cresta. Allora a San Siro arrivò (e vinse) la Juve, domenica l’ostacolo si chiama Verona. E per El Shaarawy, Inzaghi ha previsto un posto dall’inizio, circostanza non più così normale se ricordiamo le 3 panchine di fila.

La sosta per le Nazionali ha aiutato molto, non solo perché in questo periodo a Milanello spiegano di averlo visto allenarsi con grande determinazione, ma anche per le assenze. Il recente successo contro il Chievo ha gettato le basi per conquistare spazio e nuova fiducia: la squalifica di De Jong e le condizioni in bilico di Menez, soprattutto il suo energico ingresso in campo. Inzaghi sarà costretto a delle serie modifiche nella formazione: Bonaventura mezz’ala, lo stesso Menez a rischio convocazione. Ecco lo spiraglio sulla fascia sinistra, lo riempirà El Shaarawy nel 4-3-3 classico. Al di là delle gerarchie del momento, il Milan con Stephan appare facilmente migliore: la sua velocità per superare la manovra della squadra, spesso prevedibile, i suoi dribbling nell’uno contro uno per creare azioni da gol e sfruttare i probabili contropiedi (vedi la sfida con la Lazio all’esordio), la basilare precisione nel tiro.

Tutte componenti che lo rendono unico e amato dai tifosi, accesi come non mai quando si parla di lui. I prossimi saranno giorni di lavoro e riflessioni, ma la decisione sembra già essere stata presa ed attende solo il via libera definitivo: El Shaarawy a Verona giocherà, subito.

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