Se avesse a disposizione anche solo per un minuto il genio della lampada di Aladino, sicuramente gli chiederebbe di segnare un gol. Stepahn El Shaarawy è così, si sente un attaccante a tutti gli effetti e quando manca il gol, manca la fiducia. E a cascata viene giù tutto il resto, pesante come un macigno. La sua ultima stagione e mezza al Milan è stata solo buio e sofferenza e il compleanno di oggi per il Faraone può voler dire solo una parola: rinascita.
El Shaarawy deve ritrovare quella continuità che, oramai due stagioni fa, lo ha portato sotto i riflettori di mezza Europa per le straordinarie giocate con le quali ha tenuto a galla il Milan dopo gli addii dei senatori e di Ibra e Thiago. Sì, proprio lui. Da solo, con la sua cresta, aveva tenuto in piedi il Milan e tutti i tifosi rossoneri. Poi l’incantesimo si è spezzato, il genio gli ha voltato le spalle e se n’è andato chiedendo il conto. Lo stesso giocatore, che oggi festeggia 22 anni, a Milan Channel ha parlato del suo momento in campo: “Mi sento bene ho retto abbastanza bene 90′ ho cercato di aiutare la squadra, il gol non è arrivato ma questo non mi abbatte, continuo a lavorare per fare bene”.
In realtà non è tutto rose e fuori ciò che ruota attorno al Faraone. Le parole contro l’allenatore prima della sfida di Verona e il labiale all’uscita dal campo nella stessa trasferta hanno fatto aprire un piccolo caso-El Sharawy. Il giocatore ha la fiducia dell’ambiente, ma deve ritrovare la continuità e soprattutto il gol che in campionato manca da 20 mesi. Tanti auguri Faraone, sperando che il genio della lampada stavolta ti ascolti.
This post was last modified on 28 Ottobre 2014 - 01:02