Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee prima di intraprendere la strada di Food&Beverage Manager a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter. E’ direttore editoriale della free press pomeridiana Mi-Tomorrow
Nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe andata diversamente. Ma quello di Philippe Mexes è ormai un caso conclamato. Il francese è fuori dalle gerarchie del pacchetto arretrato di Inzaghi, nonostante, se avesse continuità, possa rappresentare ancora un elemento valido. Tuttavia l’ex romanista paga l’ostinazione a voler rimanere a tutti i costi in casa rossonera. Rifiutato ogni trasferimento e conseguenti tagli di stipendio, Mexes si ritrova oggi ai margini della squadra. Ma pur sempre con 4 milioni netti per questa stagione.
Ma il francese è un tipo tosto. E c’è da immaginare che non stia vivendo facilmente questo momento. Non parla e sembra più nervoso di quel che già spesso appare. A gennaio potrebbe cambiare aria perchè non è proprio quel genere di giocatore che accetta di starsene fuori una stagione intera. E il Milan, oltre che risparmiare qualche mese di ingaggio, potrebbe anche guadagnarci qualche milioncino, generando così una plusvalenza. Ma queste valutazioni saranno oggetto di discussione a gennaio, cinque mesi prima della scadenza del contratto.
Piuttosto il caso Mexes mette in luce il carattere forte di Inzaghi. Si diceva che non avesse la forza per tenere saldamente in piedi la “baracca”. Se pensiamo a quanto accaduto dal 10 luglio scorso, giorno del raduno, ad oggi, si può affermare il contrario. Pippo non ha mai fatto mistero di volere in squadra gente che lavora per la maglia e per creare il gruppo. Tradotto: via la gente che può creare problemi ambientali. Ed ecco tre fatti: Balotelli al Liverpool, Taarabt rimasto al QPR, Mexes lontano dai radar. Questione di carattere. Per tutti. Anche per Philippe che da buon guerriero mal digerisce le panchine.
This post was last modified on 8 Ottobre 2014 - 11:42