Credere, non sognare nel terzo posto. Questo Milan può farcela

Ci sono la Juventus e la Roma. Due armate fantastiche, due meccanismi già oliati alla perfezione, due teste di serie di questo campionato che senza ombra di dubbio faranno un torneo a parte. Quello che è emerso chiaro e tondo da questo inizio campionato, però, è il fatto che, dietro ai due squadroni, non c’è un’altra squadra che ammazzerà l’altro campionato, quello che porterà alla conquista del terzo posto, vero e proprio scudetto per tutte le altre. A leggere la classifica prima del settimo turno, addirittura si trovano le sorprese Sampdoria e Udinese come le più dirette inseguitrici. Per carità ottime compagini, ma difficilmente in grado di giocarsi un piazzamento Champions.

Subito dopo c’è il Milan, seppur tra le mille difficoltà di una stagione che prima di tutto doveva essere quella della ripartenza, quella del vero e proprio anno zero. Cambiata la guida tecnica, modificato l’assetto societario, quasi stravolta la composizione della squadra. Il terzo posto è considerato da tanti un sogno troppo grande per questo nuovo Milan. Eppure la domanda che sorge spontanea in questo momento è: perché non sognare? Di sicuro la squadra deve crescere, ha tanto da lavorare e migliorare e, attualmente, sembra avere anche diversi limiti, ma le altre a che punto sono? Tutte, infatti, a partire dal Napoli per finire alla Lazio, passando per Inter e Fiorentina, hanno le loro belle gatte da pelare, più o meno complicate.

Inter e Napoli hanno grandi potenzialità, per esempio, ma la prima vive un periodo di involuzione tecnica, ma soprattutto tattica assai eloquente e non riesce a trovare la giusta quadratura del cerchio, la seconda, invece, sembra ancora scottata dalla cocente eliminazione precoce dall’Europa che conta e stenta a imporre il proprio gioco come spesso e volentieri faceva nella stagione scorsa. L’ambiente caldo e polemico, unito ad una situazione societaria abbastanza confusionaria, fanno il resto.  La Fiorentina, invece, ha trattenuto Cuadrado (colpaccio), ma è perseguitata dalla sfortuna e ha perso di nuovo Giuseppe Rossi e Mario Gomez, le due punte di diamante in grado di far fare alla squadra il sospirato salto di qualità. La Lazio ha le qualità per essere la mina vagante per la corsa al terzo posto, ma sembra ancora viaggiare troppo a corrente alternata.

Questo per dire che quest’anno probabilmente assisteremo a una corsa Champions molto appassionante e combattuta, probabilmente con molti risultati a sorpresa. La squadra più continua e capace di trovare un certo equilibrio, di limare i propri difetti ed esaltare i punti di forza, prevarrà. Al momento, però, non c’è un club stra-favorito, ma una corsa aperta a tutti. Milan compreso. E attenzione a questa giornata, che oggi vedrà incrociarsi Fiorentina-Lazio e Inter-Napoli, scontri diretti che potrebbero dire molto, dare slancio o appesantire le ambizioni di tutte. Il Diavolo deve assolutamente approfittarne.

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