Nell’intervista pubblicata questa mattina da La Gazzetta dello Sport – Milano & Lombardia ad Antonella Costa, il responsabile organizzativo del settore giovanile rossonero ha parlato del codice di condotta che vige per tutti i giovani calciatori rossonero. Ad esempio, non ci devono essere parolacce e mortificazioni per i ragazzi, ma rimproveri che si fondino su cinque parole chiave: rispetto, lealtà, pazienza, cortesia e considerazione: “Chi è venuto in pullman deve tornare in pullman, a meno di chi viene prelevato dai genitori in possesso di delega scritta. Detto che non bisogna usare parole sconvenienti, i nostri tesserati sanno che non possono fare regali ai minori, di nessuna natura. Se un ragazzo ha problemi economici, interviene la società. Anche perché il comportamento del singolo potrebbe essere frainteso“.
Tema delicatissimo è quello de social network: “Agli allenatori chiediamo di evitare di pubblicare foto dei ragazzi: possono solo condividere gli scatti pubblici, postati direttamente sui social della società. L’anno scorso abbiamo condotto una campagna sul cyberbullismo, quest’anno vogliamo continuare analizzando il rispetto della propria persona: il ragazzo deve capire che la sua foto deve essere pubblicata in un contesto corretto. Nessuno deve svendersi: l’identità ha un valore“.
In casa Milan, poi, hanno ideato un bel manuale da consegnare ai ragazzi riguardo vestiario, orecchini, capigliature ecc.:”Lo consegniamo a ragazzi e famiglie. È una brochure simpatica, che anche un Pulcino riesce a sfogliare per farsi un’idea. È importante rispettare i compagni e l’ambiente che condividono: per questo chiediamo di non indossare fuori contesto l’abbigliamento ufficiale, magari abbinato a jeans e magliette di loro proprietà“.