4-3-3 o 4-2-3-1? Questo è il dilemma principale che si annida nella mente di Pippo Inzaghi in queste ore che ci avvicinano all’importantissimo match di Verona, quando il Milan riprenderà il suo discorso con il campionato in casa dell’Hellas di Toni e Mandorlini. Mancano ancora 4 giorni e SuperPippo sa che deve valutare bene le condizioni di molti suoi giocatori; tra quelli che sono tornati o torneranno nelle prossime ore dai ritiri delle proprie nazionali e quelli che stanno recuperando dai rispettivi infortuni. Il reparto in cui risiedono i maggiori dubbi, però, è senza ombra di dubbio quello del centrocampo.
Per la prima volta in stagione, infatti, i rossoneri dovranno fare a meno del fondamentale ed insostituibile apporto di Nigel De Jong, fermato per una giornata dal giudice sportivo. Mancheranno anche alcuni infortunati di lungo corso, come van Ginkel e Montolivo, ma ci sono i preziosi recuperi di Riccardo Saponara e Jack Bonaventura. Il primo, dopo oltre un mese di stop, non potrà essere al meglio e sarà impiegato solo in caso di estrema necessità, il secondo è ormai diventato importantissimo negli schemi di Inzaghi per la sua capacità di adattamento che permette al tecnico cambiamenti ed imprevedibilità a partita in corso.
Per la trasferta scaligera comunque, al momento, sembra essere il 4-3-3 il modulo che sarà scelto in partenza. Essien dovrebbe essere il sostituto ideale di De Jong, forse l’unico che, in mancanza anche di Montolivo, può adattarsi bene e giocare davanti alla difesa. Al suo fianco dovrebbe essere sicuro del posto Sulley Muntari, sempre più convincente e determinante con le sue prestazioni. Per l’altro tassello che va a completare la mediana, sembra essere favorito Bonaventura su Poli anche per la sua capacità di far diventare il 4-3-3 in un 4-2-3-1, durante il match. Restano tante, comunque, le aspettative sull’ex atalantino come mezz’ala, dopo il primo esperimento positivo con il Chievo. E’ lì nel mezzo, del resto, che, come al solito, si decideranno gran parte delle sorti della sfida.