Hanno ripreso buona forma da giorni, adesso servirà solo il campo per esprimersi al meglio. Marco van Ginkel e Riccardo Saponara, due storie molto diverse. La somiglianza sono gli spiacevoli problemi fisici di inizio stagione, più un carattere timido e riservato, le differenza tutte da scoprire nell’interpretazione del ruolo.
Van Ginkel è il classico box-to-box: raccordo, disciplina e resistenza. Tatticamente lucido, abile nelle due fasi e dai piedi buoni. La sua esperienza in rossonero, fortemente influenzata dal connazionale (e sponsor) De Jong, ha bloccato le lancette dell’orologio solo al 31′ di Empoli-Milan, poi la distorsione alla caviglia destra con interessamento legamentoso lo ha stoppato un mese pieno. Adesso van Ginkel sta bene e, dopo due panchine, con il Palermo ha buonissime chance di giocare dall’inizio. Saponara, invece, è una mezz’ala su misura, discreto cambio di passo e a suo agio in fase di possesso. Dopo un’estate in bilico è rimasto per volere di Inzaghi, qualche spicciolo in amichevole e le prime prevedibili esclusioni non hanno mai smesso di interrogare gli addetti ai lavori. Lo stiramento al legamento collaterale laterale del ginocchio sinistro ha rinfrescato il numero dei suoi numerosi infortuni, costringendolo all’operazione. Anche Ricky è tornato in condizione e scalpita per un posto.
Entrambi sono le soluzioni più logiche, aspettando il rientro di Montolivo, per dare più qualità al centrocampo, fin qui di polmoni, corsa, ma senza gioco. De Jong-Bonaventura-Van Ginkel, potrebbe essere questa la linea di domenica sera. E se Jack dovesse accusare qualche fastidio alla testa, dopo la botta in Cagliari-Milan, per Saponara potrebbe aprirsi un portone.
This post was last modified on 31 Ottobre 2014 - 17:24