In positivo (prestazioni sempre di alto livello) e in negativo (infortunio muscolare in Nazionale), Giacomo Bonaventura è a pieno titolo uno degli uomini-immagine del nuovo Milan di Pippo Inzaghi. L’ex atalantino sta convincendo giorno dopo giorno sia il tecnico milanista, sia i critici, sia i tifosi per i quali è già una sorta di beniamino. Ne è consapevole anche il suo procuratore Giocondo Martorelli, artefice del passaggio di Jack dall’Atalanta al Milan poco più di un mese fa: “E’ contentissimo di aver trovato spazio in una società così“, spiega in esclusiva a SpazioMilan.it.
Infortunio a parte, come sta vivendo il momento?
“Giacomo si è calato nella realtà in maniera positiva. Quando è stato chiamato in causa da Inzaghi si è fatto trovare pronto. E a livello professionale, è importante trovarsi a proprio agio in una grande squadra”.
Lui, umilmente, ha parlato anche di fortuna…
“Le casualità ci stanno, ma bisogna saperle mantenere. Nulla arriva per caso. E’ vero che a Parma può esser stato fortunato, ma poi ha saputo farsi trovare pronto anche dopo”.
Quali erano i rischi di un debutto così rapido in rossonero?
“Non era facile arrivare al Milan e inserirsi anche dal punto di vista caratteriale. Tuttavia, Giacomo ha qualità morali importanti, è un ragazzo che ha grandi valori, con equilibrio e personalità. E’ un tipo forte mentalmente ed è per questo motivo che si è inserito così velocemente nel Milan. Dal punto di vista tecnico, è un giocatore che non si discute grazie alla sua duttilità”.
Inzaghi è il miglior motivatore per uno come Bonaventura?
“Inzaghi sta dimostrando grande intelligenza tattica al primo anno in Serie A. Ha un organico nuovo e bisogna solo lasciarlo lavorare con serenità. E’ un vantaggio voler trovare sempre soluzioni nuove. Sicuramente non è un integralista e questo lo ritengo il suo più grande pregio”.
Poi arriva anche Conte…
“La Nazionale è il sogno di ogni ragazzo. Era successo l’anno scorso con Prandelli, ora di nuovo con Conte. E’ la dimostrazione che comportaandosi da grandi professionisti prima o poi ripaga di tanti sacrifici”.
C’è chi dice che se fosse stato un brasiliano sarebbe costato almeno 20 milioni di euro. E’ vero?
“E’ una battuta simpatica. Certo, Bonaventura ha un valore importante e lo sta dimostrando. Probabilmente poteva essere valutato in maniera diversa, ma è una situazione relativa. Ora in Italia non ci sono grandi risorse economiche. Forse 3-4 anni fa sarebbe stato pagato 10-15 milioni”.
Quindi si aspetta grandi offerte per la prossima estate?
“No, siamo contenti del Milan. Giacomo ha sposato il progetto ed è l’ultima cosa al mondo cui vogliamo pensare”.
This post was last modified on 6 Ottobre 2014 - 21:00