E siamo a nove. Le visite di Silvio Berlusconi a Milanello, domani, eguaglieranno lo stesso numero di maglia indossato per sempre da Filippo Inzaghi in rossonero. E’ già stato ribattezzato “il venerdì del presidente“: la sostanza non cambia, i protagonisti nemmeno, ma l’attesa nasconde costantemente un piacere diverso, spesso nuovo rispetto a quello vissuto prima. Ogni viaggio è un passo in più, come il rendimento e la classifica della squadra. Somiglianze non casuali. Berlusconi sta mantenendo una promessa messa a segno in pieno agosto (più o meno all’addio di Balotelli), ha imparato dagli errori durante la gestione Allegri, soprattutto durante l’interregno Seedorf, riprendendosi la sua creatura con gli interessi. L’ambiente, ora, è sano, serio e unico. La società totalmente coesa.
PRECEDENTI – Dal 22 agosto, alla vigilia del Trofeo Tim, fino al 17 ottobre, prima di Verona-Milan, il numero uno del club di via Aldo Rossi non è mai mancato. Ad eccezione del 10 ottobre, quando per via della sosta delle Nazionali ha preferito prendersi una pausa. Dalla mano sulla cresta di El Shaarawy all’abbraccio con Bonaventura, fino ai discorsi individuali per attacco e difesa dopo Empoli. Berlusconi è tornato in primissima linea, segue il battito dei giocatori ed è costantemente al passo con i tempi: in privato si è preoccupato delle condizioni degli infortunati e dell’ambientamento di Fernando Torres a Milano, moglie e figli compresi. Strette di mano singole, consigli tattici di gruppo e progetti. Tutto nell’interesse dei tifosi, obiettivo primario non ancora conquistato. Un mese fa il presidente ha vestito anche i panni del professore, incontrando Primavera e Berretti del settore giovanile.
LA GIORNATA – È il maltempo l’unico ostacolo che può rovinare i piani, ma le previsioni lasciano ben sperare. Berlusconi volerà in elicottero dalla residenza di Arcore fino a Carnago, nel Varesotto. L’arrivo è previsto intorno alle 14.00, accolto da Inzaghi e Galliani pranzerà insieme a loro all’interno del centro sportivo, poi parlerà al gruppo negli spogliatoi e, infine, rientrerà alla base probabilmente senza intervenire in pubblico. La testa prima dei piedi, una filosofia di calcio e di vita.
FIORENTINA – Qualche spiraglio, infine, sulla presenza del presidente domenica sera, alle 20.45, per Milan-Fiorentina. Quest’anno si è seduto a San Siro con Lazio e Juventus, l’appuntamento del weekend potrebbe essere un snodo cruciale per la rincorsa all’agognata Champions. Un sogno al momento vicino, grazie ad Inzaghi e nel segno di Silvio Berlusconi.
(Fonte: Daniele Mariani per Mi-Tomorrow)